Sembra quasi una lunga pausa estiva fatta di proposito per spassarmela in vacanza; in realtà d'estate lavoro il triplo e trovare un momento per riflettere e scrivere su qualche argomento era difficile. Di argomenti da trattare ne ho un elenco lunghissimo, ma ad essere breve è il tempo che ho a disposizione.
Zerocalcare, fumettista romano, mi ha dato uno spunto interessante: il misunderstanding.
In questi giorni ha dato alle stampe una sua nuova pubblicazione, La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, una raccolta di sue vignette realizzate per il web, storie inedite e molto altro. Per la copertina ha chiesto il lavoro di un artista che si è occupato di realizzarle anche per altri suoi lavori, Alberto Madrigal.
Come sempre Madrigal ha tirato fuori un bel disegno, ma qualcosa ha scricchiolato. Due fumettisti coreani della Bao Publishing hanno fatto notare qualcosa al fumettista, ovvero che la copertina per come era fatta rievocava tristi momenti della storia del loro paese: l'imperialismo giapponese che li ha dominati e repressi a lungo.
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mercoledì 4 settembre 2019
mercoledì 5 giugno 2019
Innocenza violata e le sue conseguenze: "Io so' Carmela"
Il caso del suicidio assistito di Noa Pothoven sta facendo il giro del mondo. Quello che colpisce è che finora l'eutanasia e il suicidio assistito riguardavano persone con malattie incurabili che, prima di tutto, le debilitavano nel fisico, rendendo in senso pratico la loro vita difficile, provocando dopo sofferenza psicologica. Nel caso di Noa il disagio più che nel corpo era nello spirito, finita in una spirale di depressione e anoressia che le ha fatto desiderare la morte.
Volendo, avrebbe potuto suicidarsi in tutti i modi possibili, però ha deciso di farlo in modo controllato dalle istituzioni.
Non mi permetto di iniziare una discussione etica e morale, non sono in grado di valutare se sia giusto o sbagliato. Leggendo la sua storia, però, mi è tornato in mente un graphic novel che ho comprato diversi anni fa e che racconta una storia simile, ispirato al diario di Carmela Cirella, ritrovato dopo la sua morte.
Io so' Carmela è stato scritto da Alessia di Giovanni e disegnato da Monica Barengo, pubblicato da Beccogiallo, racconta la storia di una ragazzina di Taranto di soli 13 anni, violentata tre volte in quattro giorni da persone diverse. La violenza è solo l'inizio.
Volendo, avrebbe potuto suicidarsi in tutti i modi possibili, però ha deciso di farlo in modo controllato dalle istituzioni.
Non mi permetto di iniziare una discussione etica e morale, non sono in grado di valutare se sia giusto o sbagliato. Leggendo la sua storia, però, mi è tornato in mente un graphic novel che ho comprato diversi anni fa e che racconta una storia simile, ispirato al diario di Carmela Cirella, ritrovato dopo la sua morte.
Io so' Carmela è stato scritto da Alessia di Giovanni e disegnato da Monica Barengo, pubblicato da Beccogiallo, racconta la storia di una ragazzina di Taranto di soli 13 anni, violentata tre volte in quattro giorni da persone diverse. La violenza è solo l'inizio.
"Ho cominciato un diario. L'ho chiamato 'la storia più brutta della mia vita"
lunedì 11 marzo 2019
Beck: Mongolian Chop Squad - Harold Sakuishi
![]() |
Questa è la prima copertina. Le facce gigione diventeranno splendide. Guardare le altre immagini sotto per capire. |
Sto parlando di Beck: Mongolian Chop Squad di Harold Sakuishi.
Pubblicata tra il 2000 e il 2008 (in Italia da Dynit), racconta le vicende di Yukio "Koyuki" Tanaka, un ragazzo delle medie, che fondamentalmente si annoia. Un giorno, mentre torna a casa, salva uno strano cane di nome Beck da dei ragazzini e fa la conoscenza con il suo proprietario, tale Ryusuke Minami, poco più grande di lui, chitarrista, appena tornato dagli Usa, dove ha suonato con i Dying Breed, gruppo grunge, il cui leader ricorda un famosissimo leader (ma non diciamo chi!).
A questo punto Koyuki inizierà a interessarsi alla musica, visto che fino a quel momento aveva seguito qualche idol senza troppa convinzione, ma di musica non capiva un'acca. Prenderà lezioni di chitarra da un vicino molesto, il signor Saito, con un pappagallo ancora più molesto, conoscerà la sorella di Ryusuke, Maho, decisamente diversa dalle tipiche ragazze giapponesi, in virtù del suo essere di origine americana.
Koyuki e Ryusuke decideranno di mettere su una rock band, che verrà chiamata Beck, come il cane.
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giovedì 27 settembre 2018
Banana Fish - Akimi Yoshida
Avevo programmato di scrivere su qualcosa di diverso rispetto ad anime e manga, addirittura su un documentario molto bello I Am Not Your Negro (lo farò a breve), ma in questo periodo ci sono dentro con tutte le scarpe. Era da tanto che non leggevo così tanti manga e non guardavo così tanti anime. Sono tornata a 20 anni fa, quando ho iniziato a ficcarci il naso.
In notturna ho finito di leggere il manga Banana Fish, pubblicato in 19 volumi in Giappone, tra il 1985 e il 1994, opera della mangaka Akimi Yoshida. E' tornato alla ribalta per via della serie animata che solo quest'anno è stata portata sugli schermi.
E' difficile classificare questo manga, viene spesso definito shojo, ma a mio parere è un pulp che vira verso un ipotetico e mascherato shonen ai.
Per capirci, gli shojo sono i manga per ragazze, tendenzialmente con storie d'amore, gli shonen ai trattano letteralmente di amore omosessuale (shonen = ragazzo, ai = amore) in senso romantico. Il pulp invece è quel genere poliziesco con risvolti molto efferati, crimini violenti, pensiamo al cult di Tarantino, Pulp Fiction.
In notturna ho finito di leggere il manga Banana Fish, pubblicato in 19 volumi in Giappone, tra il 1985 e il 1994, opera della mangaka Akimi Yoshida. E' tornato alla ribalta per via della serie animata che solo quest'anno è stata portata sugli schermi.
E' difficile classificare questo manga, viene spesso definito shojo, ma a mio parere è un pulp che vira verso un ipotetico e mascherato shonen ai.
Per capirci, gli shojo sono i manga per ragazze, tendenzialmente con storie d'amore, gli shonen ai trattano letteralmente di amore omosessuale (shonen = ragazzo, ai = amore) in senso romantico. Il pulp invece è quel genere poliziesco con risvolti molto efferati, crimini violenti, pensiamo al cult di Tarantino, Pulp Fiction.
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domenica 9 settembre 2018
Gantz: lo sdoppiamento dell'eroe e Gantz 0
Ho sempre pensato che i fumetti siano cultura e letteratura. Spesso, purtroppo, vengono ancora associati ai bambini, ai ragazzini, passatempo dell'estate sotto l'ombrellone, dopo pranzo, quando il bagno non puoi farlo e devi stare quieto ad aspettare.
In realtà così non è e ho parlato di quanto anche nei fumetti e nei manga più conosciuti le ispirazioni possono essere elevatissime: pensiamo a Saint Seya o a Dragon Ball, con riferimenti alla mitologia greca il primo e a quella buddista il secondo.
Ci sono tanti spunti che possono venire fuori da un manga (perché io leggo manga giapponesi, più che fumetti). Tra i miei preferiti di qualche anno fa c'era Gantz di Hiroya Oku. E' un manga davvero duro, morti a destra e a manca, ma soprattutto tanta, tantissima incertezza. Per farla breve due ragazzi, Kei Kurono e Masaru Kato, vengono investiti da un treno nel tentativo di salvare un ubriaco caduto sui binari.
In realtà così non è e ho parlato di quanto anche nei fumetti e nei manga più conosciuti le ispirazioni possono essere elevatissime: pensiamo a Saint Seya o a Dragon Ball, con riferimenti alla mitologia greca il primo e a quella buddista il secondo.
Ci sono tanti spunti che possono venire fuori da un manga (perché io leggo manga giapponesi, più che fumetti). Tra i miei preferiti di qualche anno fa c'era Gantz di Hiroya Oku. E' un manga davvero duro, morti a destra e a manca, ma soprattutto tanta, tantissima incertezza. Per farla breve due ragazzi, Kei Kurono e Masaru Kato, vengono investiti da un treno nel tentativo di salvare un ubriaco caduto sui binari.
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martedì 26 giugno 2018
Haikyū!! - Haruichi Furudate

Sono appassionata di spokon, ovvero manga e anime ad ambientazione sportiva. Tra i più famosi e che adoro per diverse ragioni c'è Capitan Tsubasa, conosciuto in Italia come Holly e Benji, per intenderci, ma ce ne sono veramente tanti che vale la pena leggere e guardare, anche se lo sport in questione non è tra i nostri favoriti. Di recente, ad esempio, ne ho scoperto uno sul pattinaggio di figura e ne ho parlato qui.
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giovedì 2 novembre 2017
Arte - Kei Ohkubo
Era da tanto che non sceglievo un manga di nuova pubblicazione da leggere. E' scoccata la scintilla con Arte, opera prima di Kei Ohkubo, edito in Italia da Planet Manga. Come ci racconta il titolo, è del mondo dell'arte che parliamo, in particolare del Rinascimento fiorentino.
Arte è il nome della protagonista, una ragazza di 16 anni, di nobili origini, con una passione smodata per la pittura. La lungimiranza paterna ha fatto sì che Arte potesse studiare, oltre alle buone maniere e all'istruzione basilare per una donna nobile dell'epoca, anche il disegno e la pittura. Purtroppo il genitore lascerà troppo presto la figlia e la moglie e qui inizieranno i guai per Arte.
Arte è il nome della protagonista, una ragazza di 16 anni, di nobili origini, con una passione smodata per la pittura. La lungimiranza paterna ha fatto sì che Arte potesse studiare, oltre alle buone maniere e all'istruzione basilare per una donna nobile dell'epoca, anche il disegno e la pittura. Purtroppo il genitore lascerà troppo presto la figlia e la moglie e qui inizieranno i guai per Arte.
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giovedì 8 gennaio 2015
L'incomparabile utilità della satira
Il 7 gennaio 2015 è stato un giorno nefasto, triste, di abbrutimento dell'essere umano. 12 persone sono morte, altre ferite nella redazione di Charlie Hebdo ad opera di terroristi di fede islamica. Questo fatto è forse il meno peggio rispetto a ciò che si è scatenato dopo.
Nella massa dei pavidi, di quelli che di satira non capiscono un'acca, sono sbucate affermazioni da far accapponare la pelle. Qualcuno quasi dava ragione all'azione violenta, perché il settimanale satirico aveva provocato i fondamentalisti con delle vignette su Maometto, su alcuni dei capi delle fazioni armate in Siria o in altre zone in guerra. Altri 'riflettevano' che forse la satira ha bisogno di limiti, che di religione non dovrebbe parlare. A queste persone possiamo addossare una sola colpa: l'ignoranza.
Ignorare che da sempre la satira si occupa di tre temi fondamentali, oltre alla società, sesso, politica e religione, è da gente che evidentemente non ha frequentato le superiori o forse le scuole medie. Perché?
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lunedì 2 giugno 2014
V for Venduto - Sal Modugno
Prima della presentazione è stato possibile dare un'occhiata alle tavole di 'V for Venduto" |
Il web sta soppiantando in maniera radicale il modo di diffondere libri, lavori artistici, musica e anche fumetti. Ne è un esempio il fenomeno dei blog dei fumettisti che, con un appuntamento settimanale o mensile, tengono incollati allo schermo del proprio pc un numero sempre crescente di appassionati. Un esempio di autori molto conosciuti è Zerocalcare, che ha fatto del suo appuntamento del lunedì un momento imperdibile, tanto da tirare fuori una pubblicazione, Ogni maledetto lunedì su due.
Qualche giorno fa, presso il Flying Circus di Bari, si è tenuta la presentazione di V for Venduto, un fumetto di Sal Modugno.
Il fumetto è nato dopo una meditazione a seguito della lettura del famoso capolavoro di Alan Moore: V for Vendetta. La storia originale è ambientata a Londra, in un futuro imprecisato e distopico, il cui governo è una vera e propria dittatura. Il protagonista, V, lotta per recuperare la libertà perduta. Accanto al protagonista, si ritrova un personaggio femminile, Evey Hammond, e molti sono i riferimenti a Il fantasma dell'Opera, dal concetto di vendetta ad alcuni elementi del costume di V e del suo rifugio.
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martedì 12 novembre 2013
Pollo alle prugne - Marjane Satrapi
Sono in ritardo mostruoso. Scrivere di Pollo alle prugne ora è come commentare una notizia in differita, come annunciare la vittoria dell'Italia ai Mondiali del 2006.
Poco male, non è una recensione vera, ma forse sono un'impressione. La trama verrà svelata completamente, quindi se avete intenzione di leggerlo, sconsiglio la lettura.
Marjane Satrapi ha disegnato questo piccolo capolavoro e lo ha dato alle stampe nel 2004. Io l'ho conosciuto dopo aver visto il film nel 2012, scritto e diretto dalla fumettista iraniana. Solo qualche mese fa ho avuto la possibilità di leggere l'origine di tutto.
La trama è semplice:
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lunedì 19 agosto 2013
Real, l’altra faccia del basket
Uno
dei generi di manga che ha sempre avuto un seguito, ma che molti snobbano quasi
fosse un genere minore, è quello legato allo sport. In Giappone vengono
chiamati spokon e sono davvero molti
quelli diventati famosi. Chi è della generazione degli anni ’80 ha sicuramente
passato i pomeriggi a guardare anime
come Capitan Tsubasa (Holly e Benji) e
Attacker YOU (Mila e Shiro).
Si
celebra la tenacia, l’impegno, la fatica che verranno premiate con la vittoria.
Sono temi molto cari al Paese del Sol Levante e questo fa sì che ne vengano
prodotti sempre, costantemente, senza perdere colpi. Gli sport sono tanti,
d’altronde!
Uno
spokon anomalo e forse anche
difficile da inserire in questo genere è
Real – l’altra faccia del basket di Takehiko
Inoue.
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giovedì 4 luglio 2013
‘Piano immaginario’ di Lapis Niger: questo non è un fumetto
E poi ti prestano un albo a fumetti e pensi che avrebbero dovuto prestartelo prima.
A volte andiamo troppo lontano a cercare qualcosa che possa stupirci e che possa in qualche modo allietarci.
Va bene il Giappone con i suoi manga e anche l'America con i suoi supereroi, ma l'antieroe di casa nostra, forse, ci rappresenta un po' di più.
Lapis Niger firma 'Piano immaginario' e io firmo una recensione su Inchiostro libri.
Buona lettura!
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sabato 15 giugno 2013
‘Sprite’ di Yugo Ishikawa: quando il tempo diventa un problema
'Dare tempo al tempo'. 'Chi ha tempo non aspetti tempo'. 'Il tempo guarisce tutti i mali'. 'Il tempo è galantuomo'. E potrei continuare ancora così con altri proverbi e modi di dire sul tempo.
Non la pensa alla stessa maniera Yugo Ishikawa, che nel suo 'Sprite', dà una visione completamente diversa del tempo, dei suoi effetti e del perché della sua esistenza.
“Il tempo non scorre allo stesso modo per tutti gli esseri umani…”
è la citazione d’apertura a ogni albo, pubblicato in Italia dalla GP Publishing originariamente e poi passato alla J-Pop. Questo passaggio di consegne ha bloccato per un po' la serie, che poi è ripresa e si è conclusa in 15 volumi. Si tratta di un manga seinen, ovvero per adulti. Come sempre Tokyo è teatro di devastazioni, decessi e catastrofi, ma è il come ad essere completamente diverso dal solito.
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domenica 19 maggio 2013
L’evoluzione del mito orientale di Son Goku nell’universo manga
![]() |
Son Goku - Saiyuki, Kazuya Minekura |
Il primo manga che ho letto in
vita mia è stato Dragon Ball di Akira Toriyama. Probabilmente si tratta di un
manga scontato, visto che all’epoca, parlo del lontano 2000, era diventato
famosissimo per i passaggi in tv della versione animata. I miei albi erano già
una ristampa, quindi non era esattamente una novità editoriale.
Il protagonista di Dragon
Ball è Son Goku. Si tratta di un personaggio che fa parte della
mitologia orientale, non è un’invenzione del Sensei. Le sue origini si perdono
nel tempo e probabilmente sono più antiche di quanto sappiamo.
E’ uno dei protagonisti di un
romanzo popolare, uno dei grandi romanzi cinesi redatti in lingua parlata,
ovvero non era incluso in quella che era la letteratura ufficiale. Si tratta di
un romanzo che è insieme romanzo di formazione, cavalleresco, religioso,
satirico, un grande racconto di viaggi.
Il titolo ufficiale lo rivela: Xiyou Ji, ovvero Viaggio
in Occidente. La sua stesura risale probabilmente al 1570 da parte di
Wu Cheng’en.
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