Senza titolo 2010, installazione site specific |
Nato in Grecia nel 1936, si era formato artisticamente in Italia, a Roma, dove viveva. Era stato un esponente dell'Arte Povera, nata proprio in Italia alla metà degli anni '60, un movimento artistico che utilizzava materiali di scarto per le installazioni, che fossero putrelle, pezzi di legno, pneumatici, stoffa, pietre, piante a finanche animali vivi, come fece lo stesso Kounellis nell'opera Cavalli (1969).
Di frequente l'artista greco si è mosso sui toni del grigio, del ferro, del nero, in una visione che devasta le coscienze. Ricordo una delle opere esposte al Teatro Margherita a Bari, lo stesso anno di Vele, che tante polemiche avevano alimentato tra l'artista e l'amministrazione pugliese. C'erano dei grandi cavalletti, realizzati con putrelle e pannelli in metallo, su cui erano inchiodati dei cappotti neri con una piccola lastra che li saldava su queste assurde tele. Al centro altre putrelle, sistemate in un modo tale che ricordavano una croce caduta. L'impatto era tremendo e l'atmosfera diventava estremamente pesante, come a sentire la pressione di quelle lastre su di me. Alla fine è il lavoro di una vita che si concentrava in un'opera, con quell'assurdo significato che poneva in evidenza l'oppressione della vita dalla vita stessa.