Prima della presentazione è stato possibile dare un'occhiata alle tavole di 'V for Venduto" |
Il web sta soppiantando in maniera radicale il modo di diffondere libri, lavori artistici, musica e anche fumetti. Ne è un esempio il fenomeno dei blog dei fumettisti che, con un appuntamento settimanale o mensile, tengono incollati allo schermo del proprio pc un numero sempre crescente di appassionati. Un esempio di autori molto conosciuti è Zerocalcare, che ha fatto del suo appuntamento del lunedì un momento imperdibile, tanto da tirare fuori una pubblicazione, Ogni maledetto lunedì su due.
Qualche giorno fa, presso il Flying Circus di Bari, si è tenuta la presentazione di V for Venduto, un fumetto di Sal Modugno.
Il fumetto è nato dopo una meditazione a seguito della lettura del famoso capolavoro di Alan Moore: V for Vendetta. La storia originale è ambientata a Londra, in un futuro imprecisato e distopico, il cui governo è una vera e propria dittatura. Il protagonista, V, lotta per recuperare la libertà perduta. Accanto al protagonista, si ritrova un personaggio femminile, Evey Hammond, e molti sono i riferimenti a Il fantasma dell'Opera, dal concetto di vendetta ad alcuni elementi del costume di V e del suo rifugio.
Sal Modugno ha immaginato come potesse essere la storia di V se fosse stata ambientata nell'Italia di oggi. Se la poesia si perde in questo cambiamento radicale di location, ne guadagna la satira. I riferimenti alla Chiesa, nelle figure di Papa Coccolo, Papa Paciocco e il più inquietante segretario di Stato Vaticano, Gilles Faust, che mi ricorda un po' il cardinale Richelieu, sono da un lato eccessive, come ogni buona satira dovrebbe fare, ma dannatamente e pericolosamente riscontrabili nella realtà. Di altra statura è la figura del Presidente. Non c'è un riferimento a un personaggio preciso, anche perché in un certo senso il potere si manifesta in Occidente in modo piuttosto analogo, ma per quanto riguarda la storia italiana non si può non pensare che ci sia una certa somiglianza con tre presidenti del Consiglio che hanno segnato la storia del Paese: Andreotti, Craxi e Berlusconi.
Il personaggio che ho trovato più inquietante è quello di Violetta, la protagonista femminile di questa parodia, sedicenne come Evey, ma decisamente diversa. Come scrive Sal Modugno sul blog
La meravigliosa partner del nostro Vì è, ovviamente, ispirata alla Evey Hammond del racconto originale e ha, quindi, molti punti in comune con lei: è bionda, ha sedici anni e viene salvata da un uomo con una maschera e una parrucca buffa. E basta.
Appunto, non c'è altro ad accomunarle, perché
Violetta incarna il peggio di una generazione che pare senza alcuna possibilità di redenzione. Ragazzi allevati nel degrado morale, nel presenzialismo, in quello che Caparezza definisce il Fronte dell'Uomo Qualcuno, che credono di essere il centro del mondo, che apparire sia tutto.Non si tratta di teste vuote, ma di teste piene della roba sbagliata. Violetta non è Evey, non è una ragazza che ha perso tutto ed è dominata dalla paura, anzi. È una che, al contrario, ha tutto ma sente di non avere nulla perché insaziabile e ingorda, che utilizza a sproposito il termine 'sofferenza' e che è capace di suscitare, in chiunque abbia un minimo di cervello, cultura e valori, un istinto omicida. Un personaggio da cinepanettone, insomma.Eppure, è davvero una figura caricaturale?
Ed è la domanda di Sal Modugno a porci davanti a una realtà davvero spaventosa.
Io consiglio la lettura del fumetto, giunto al sesto capitolo. Manca ancora qualche appuntamento alla chiusura di questa esperienza, fissata al capitolo dieci. Ogni 17 del mese potrete godervi un nuovo capitolo di questo piccolo capolavoro, molto ben disegnato, dal tratto deciso e fresco.
Chi è Sal Modugno?
Salvatore Modugno, in arte Sal, è un incrocio tra un cantastorie ubriaco, un vampiro, un imbrattafogli e un dittatore in libera ascesa. Non si sa ancora quando sia nato né se sia mai effettivamente morto, ma fonti recenti collocherebbero la sua nascita attorno all’Anno del Signore 1988. Tra un piano per la conquista del mondo e l’altro, si diletta nella realizzazione di vignette umoristiche, fumetti e illustrazioni abbastanza inquietanti. Ha un debole per la letteratura inglese d’orrore di fine Ottocento (alcuni storici sostengono che Bram Stoker si sia ispirato proprio a lui per ideare il personaggio del conte Dracula) e ama odiare senza un motivo apparente. Dietro la sua aria affabile e cordiale si cela uno spietato criminale capace di stringervi fisicamente la mano e mentalmente la gola. Le sue vignette vengono, da cinque anni, pubblicate sul mensile locale ‘l’Altra Molfetta’ e quattro suoi volumi a fumetti sono stati editi da ARPANet edizioni tra il 2010 e il 2011. La sua copertura ufficiale, però, è la maschera di diligente studente dell’Accademia di Belle Arti di Bari, parte che recita in modo così convincente da essersi già laureato. Il grande inganno prosegue in direzione della laurea specialistica. Nel frattempo, sogna di governare il mondo dopo aver vampirizzato tutti e ha già uno slogan efficace per la sua campagna elettorale: ‘Votatemi o vi ammazzo!’.
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