lunedì 19 agosto 2013

Real, l’altra faccia del basket

Uno dei generi di manga che ha sempre avuto un seguito, ma che molti snobbano quasi fosse un genere minore, è quello legato allo sport. In Giappone vengono chiamati spokon e sono davvero molti quelli diventati famosi. Chi è della generazione degli anni ’80 ha sicuramente passato i pomeriggi a guardare anime come Capitan Tsubasa (Holly e Benji) e Attacker YOU (Mila e Shiro).

Si celebra la tenacia, l’impegno, la fatica che verranno premiate con la vittoria. Sono temi molto cari al Paese del Sol Levante e questo fa sì che ne vengano prodotti sempre, costantemente, senza perdere colpi. Gli sport sono tanti, d’altronde!
Uno spokon anomalo e forse anche difficile da inserire in questo genere è Real – l’altra faccia del basket di Takehiko Inoue.

giovedì 4 luglio 2013

‘Piano immaginario’ di Lapis Niger: questo non è un fumetto


E poi ti prestano un albo a fumetti e pensi che avrebbero dovuto prestartelo prima. 
A volte andiamo troppo lontano a cercare qualcosa che possa stupirci e che possa in qualche modo allietarci. 

Va bene il Giappone con i suoi manga e anche l'America con i suoi supereroi, ma l'antieroe di casa nostra, forse, ci rappresenta un po' di più. 
Lapis Niger firma 'Piano immaginario' e io firmo una recensione su Inchiostro libri.
Buona lettura!

sabato 15 giugno 2013

‘Sprite’ di Yugo Ishikawa: quando il tempo diventa un problema

'Dare tempo al tempo'. 'Chi ha tempo non aspetti tempo'. 'Il tempo guarisce tutti i mali'. 'Il tempo è galantuomo'. E potrei continuare ancora così con altri proverbi e modi di dire sul tempo.
Non la pensa alla stessa maniera Yugo Ishikawa, che nel suo 'Sprite', dà una visione completamente diversa del tempo, dei suoi effetti e del perché della sua esistenza.

“Il tempo non scorre allo stesso modo per tutti gli esseri umani…”
è la citazione d’apertura a ogni albo, pubblicato in Italia dalla GP Publishing originariamente e poi passato alla J-Pop. Questo passaggio di consegne ha bloccato per un po' la serie, che poi è ripresa e si è conclusa in 15 volumi. Si tratta di un manga seinen, ovvero per adulti.  Come sempre Tokyo è teatro di devastazioni, decessi e catastrofi, ma è il come ad essere completamente diverso dal solito.

mercoledì 5 giugno 2013

Un murales di Banksy venduto all'asta

Slave Labour
"Slave Labour" è un murales comparso nelle strade di Londra nel 2012, sulla parete di un negozio a Wood Green. Lavorato con bombolette spray e stencil, senza firma, non è mai stato autenticato da quello che è stato ritenuto l'autore, l'artista di street art originario di Bristol, Banksy
Si tratta di una critica verso lo sfruttamento del lavoro minorile, uno dei tanti messaggi universali solitamente trattati dall'artista: un ragazzino è intento a cucire la bandiera della Gran Bretagna. 
Il murales era stato ritenuto una nota di biasimo al regno della Regina Elisabetta II, visto che in quel periodo ricorreva il suo giubileo. 
Qualche tempo dopo è stato rimosso dalla parete da una casa d'aste americana, che però non è riuscita a portare a termine la vendita dell'opera. 
Probabilmente il fallimento è da attribuire alle proteste degli abitanti di Wood Green e ai proprietari del negozio, che si sono sentiti derubati di qualcosa che ormai sentivano proprio. Il murales era anche protetto da una lastra di plexiglas, a dimostrazione dell'attenzione di cui era destinatario. 

lunedì 20 maggio 2013

Interrotto il servizio del’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane

Eclissi di sole
George Grosz, 1926
"Valorizzare la cultura". "Collaborazione tra pubblico e privato". "Strategie per attuare il cambiamento". "Promozione dei saperi".
Si tratta di semplici frasi fatte con cui tanti, tantissimi, non fanno altro che riempirsi la bocca. Quello che sta succedendo in Italia è drammatico. Un'istituzione importante come quella dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane è collassato. Letteralmente.
Non ci sono più fondi, niente assunzioni, niente di niente e 14 milioni di titoli con 64 milioni di localizzazioni finiscono nel tunnel dell'impossibilità di essere consultati. Non è più possibile nemmeno scoprire dove si trova un libro, raro o comune che sia. 
Chiunque abbia studiato, abbia scritto un articolo, una tesi o si sia interessato a qualche argomento per diletto, ha consultato questo catalogo. E' fondamentale per qualunque tipo di ricerca. 
E' comparsa una nota, una lettera scritta dal personale dell'ICCU:
L’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le Informazioni bibliografiche (www.iccu.sbn.it) non dispone più dei finanziamenti necessari alla gestione del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).

domenica 19 maggio 2013

L’evoluzione del mito orientale di Son Goku nell’universo manga

Son Goku - Saiyuki, Kazuya Minekura
Il primo manga che ho letto in vita mia è stato Dragon Ball di Akira Toriyama. Probabilmente si tratta di un manga scontato, visto che all’epoca, parlo del lontano 2000, era diventato famosissimo per i passaggi in tv della versione animata. I miei albi erano già una ristampa, quindi non era esattamente una novità editoriale.
Il protagonista di Dragon Ball è Son Goku. Si tratta di un personaggio che fa parte della mitologia orientale, non è un’invenzione del Sensei. Le sue origini si perdono nel tempo e probabilmente sono più antiche di quanto sappiamo.

E’ uno dei protagonisti di un romanzo popolare, uno dei grandi romanzi cinesi redatti in lingua parlata, ovvero non era incluso in quella che era la letteratura ufficiale. Si tratta di un romanzo che è insieme romanzo di formazione, cavalleresco, religioso, satirico, un grande racconto di viaggi.  Il titolo ufficiale lo rivela: Xiyou Ji, ovvero Viaggio in Occidente. La sua stesura risale probabilmente al 1570 da parte di Wu Cheng’en.

mercoledì 1 maggio 2013

Diario di viaggio - Malta (2)

The sleeping Lady
Malta non è solo la terra dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni.
Pochi sanno che sulle isole di Gozo e Malta si trovano alcuni dei più importanti siti archeologici, databili a partire dal IV millennio a.C., più antichi anche delle Piramidi di Giza. Si tratta perlopiù di complessi templari, che furono utilizzati anche dai Fenici, quando giunsero qui. 
A Valletta è presente il National Museum of Archeology, dove sono conservati alcuni dei reperti ritrovati in questi luoghi, alcune statuette, ma anche alcuni blocchi di pietra decorata, provenienti dai siti archeologici d'interesse mondiale. Non mancano reperti di epoca fenicia. 

Ciò che mi ha colpito di più all'interno del museo è la massiccia presenza di statuette che rappresentano donne formose, delle Veneri preistoriche di una certa prestanza fisica. Non ci sono statuette maschili, di guerrieri, ma l'uomo è ridotto al solo fallo: ce n'era una collezione intera in una vetrinetta.
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