martedì 3 gennaio 2017

Corrado Giaquinto e Filippo Cifariello. Nuovi inediti e contributi

E' stata una lunga assenza la mia. Tante cose sono cambiate negli ultimi tempi e suppongo cambieranno ancora, in una continua evoluzone che non avrei mai immaginato. Dopotutto è questo il succo della vita!
Quest'anno torno con la giusta determinazione, almeno spero...

Finito questo momeno nostalgia e buoni propositi per il nuovo anno, parliamo di cose serie, di cose che ci picciono, di arte.

Dal mese scorso è possibile visitare, presso il Museo Diocesano di Molfetta, una mostra temporanea che celebra due illustri cittadini: Corrado Giaquinto e Filippo Cifariello.
La Settembrina
Curiosamente entrambi sono nati a Molfetta e morti a Napoli e hanno segnato con la loro opera l'arte nazionale e internazionale, essendo ora le loro opere ospitate nei musei del globo.
La mostra Corrado Giaquinto e Filippo Cifariello. Nuovi inediti e contributi è stata inaugurata In occasione del 250° anniversario dalla morte del pittore (Molfetta, 1703 - Napoli, 1766) e a ottant’anni da quella dello scultore (Molfetta, 1864 – Napoli, 1936). 

Come spiega il Museo:
Una iniziativa che intende proseguire il percorso di studio e di valorizzazione del patrimonio storico artistico del territorio, intrapreso in questi anni dall’Istituzione.
Nel dicembre 2013 il Museo Diocesano è stato onorato di poter accogliere la donazione Piepoli-Spadavecchia: un importante corpus di oltre 180 disegni, tra i quali numerosi studi e bozzetti riconducibili alla mano di Corrado Giaquinto. Le opere sono state catalogate e sono diventate interessante oggetto di studio.
Numerosi disegni sono stati sottoposti ad interventi di restauro e sono entrati a far parte di esposizioni temporanee allestite presso la struttura museale.
Sant'Ercolano
Una preziosa occasione, dunque, per conoscere alcune opere inedite della produzione di due importanti protagonisti dello scenario artistico a cavallo tra i secoli XVIII e XX. Attraverso l’esposizione temporanea ed interessanti confronti si cercherà di approfondire alcuni momenti fondamentali della carriera dei due artisti e di indagare l’importante fase di studio propedeutica alla realizzazione di veri e propri capolavori.
Si tratta di una piccola mostra che ha la capacità di accendere un bel po' di lampadine nella testa e porta a interessarsi di due artisti dalle vite straordinarie, a volte pure chiassose e mi stupisco che Carlo Lucarelli non dedichi una puntata di Le Muse Inquietanti a Cifariello: ho letto solo estratti della sua autobiografia, eppure ce ne sarebbe da raccontare con quelle atmosfere dark.

Per visitare la mostra avete tempo fino all'11 febbraio, con un piccolo biglietto. 



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