sabato 6 dicembre 2014

San Nicola, il santo dei bambini e i film horror

Myths
A. Warhol, 1981, acrilico e smalto serigrafato,
su tela, 254x254 cm, New York,
Ronald Feldman Fine Arts

Oggi nella mia città c'è fermento tra i bambini, perché, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, San Nicola porta doni. Il santo, vescovo di Mira nell'attuale Turchia, è molto venerato nella Terra di Bari. Del capoluogo è il patrono e nella Basilica a lui dedicata si conservano le reliquie. San Nicola è venerato in particolar modo nella mia città, come in altre vicine e in alcune zone in Trentino, Veneto e Venezia-Giulia, in Francia, Belgio, Austria, Svizzera, Germania, Estonia, Repubblica Ceca e Paesi Bassi
Molto spesso il legame è dato dal mare, considerando che è il protettore dei marinai, oltre che dei bambini e di un sacco di altre categorie di persone. Con i bambini ha un rapporto speciale, a causa di alcuni episodi della sua agiografia: salva il piccolo Adeodato dai turchi, salva tre bambini (in alcuni casi sono tre innocenti) uccisi e cucinati da un oste, ne salva altri da diavoli e possessioni. Dona anche molto questo santo, per cui è d'obbligo ricordare il miracolo delle tre fanciulle che, essendo povere rischiavano di diventare prostitute. San Nicola, nottetempo, donò a ciascuna un sacchetto di monete d'oro, che costituirono la dote per un buon matrimonio. 


La storia ha mutato questo santo in Santa Claus, Babbo Natale, mescolando le vicende del vescovo con Nonno Gelo, una antropizzazione dell'inverno nei paesi nordici, paesi slavi e Russia. Ded Moroz (Nonno Gelo) è in realtà un personaggio cattivo, con barba grigia, con un sacco e un bastone, che usa per picchiare i bambini disubbidienti e porta i via i più indisciplinati. 

In una favola di Odoevskji, pubblicata nel 1840, questo personaggio diventa buono, mantenendo una certa severità. Lo scrittore modifica una delle storie del folklore, che vedeva Morozko far morire di freddo una contadinella pigra. Nonno Gelo, nel suo racconto, punisce la ragazza precludendole la possibilità di una ricompensa, ma non c'è più nulla di estremamente tragico. Questo personaggio a un certo punto, a causa dell'incontro con la cultura dell'Europa Occidentale, viene anche rappresentato come l'uomo del Natale e dell'abete, che porta dalla foresta un albero e un sacco di doni. E' chiaro che Ded Moroz, personaggio del folklore russo, e San Nicola, molto venerato dal mondo ortodosso, si sono incontrati e fusi
San Nicola salva il fanciullo coppiere,
Luca Giordano, 1659
Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte
Napoli
Il prodotto di questa fusione inizia a staccarsi sia dal folklore che dalla tradizione religiosa. Intanto, la Russia affronta all'inizio del XX secolo una rivoluzione con relativa installazione della dittatura comunista. La figura di Nonno Gelo-San Nicola, legata all'albero di Natale e ai doni, inizia a festeggiarsi il 7 gennaio e non il 25 dicembre, per il cambiamento del calendario e le discordanze tra quello ecclesiastico e quello civile. Non si sa più quando festeggiare il Natale e il Capodanno, momenti in cui il Morozko diventa protagonista. In un secondo momento il regime abolisce qualunque festività religiosa, quindi anche Babbo Natale viene visto come un modo per soggiogare il popolo:
"Sì raccontano bugie ai bambini dicendo che è stato Nonno Gelo a portar loro doni. Le classi dirigenti e gli sfruttatori usano i 'begli' alberi di Natale e il 'buon' Nonno Gelo, tra le altre cose, per trasformare i bambini i servi obbedienti e pazienti del capitale."
Da un certo punto di vista, le esagerazioni del comunismo hanno anticipato profeticamente quello che sarebbe successo con la figura di Babbo Natale. Quello che i bambini di tutto il mondo conoscono oggi è un panciuto signore, con barba bianca, vestito di rosso e bianco, colori donatigli da qualche grafico pubblicitario, alcuni dicono da una famosa bibita che, va detto, non è stata la prima a vestirlo così e a usarlo per la commercializzazione. 
Ma gli horror? Beh, dobbiamo fare un salto ad Amsterdam, dove si festeggia Sinterklaas, il San Nicola olandese che arriva su una nave, cavalca un cavallo bianco, è accompagnato da mori, è abbigliato da vescovo e porta con sé un libro su cui c'è scritto il nome di ogni bambino, buono o monello che sia. 

Nel 2010, il regista olandese Dick Maas ha ben pensato di rimescolare le carte, riprendere la cattiveria di Nonno Gelo, lasciare l'aspetto mutato nel tempo di San Nicola e realizzare un film: Sint
"Saint Nicholas is not the good-hearted children's friend as people think he is. In reality he is a cruel bloodthirsty bishop who, whenever there's a full moon on december 5, will try to slaughter as many children as possible."

Io vi consiglio di guardare il trailer, così, giusto per avere una nuova versione del santo venuto dal mare. L'oggetto che trovo più inquietante è il pastorale... 

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