Mobile lovers, Banksy, 2014 |
Recenti polemiche riguardo a un'opera d'arte contemporanea esposta nella pubblica piazza, hanno provocato un forte scambio di opinioni a Molfetta. L'opera "Un altro orizzonte" di Hidetoshi Nagasawa, di cui ho parlato qualche tempo fa, è stata concessa in comodato gratuito e posizionata in una nuova piazza alle spalle del duomo romanico della città.
Da qui sono scoppiati duelli mediatici tra i detrattori di questa scelta e chi invece si sente parte del mondo in, di quel gran numero di città che hanno visto opere contemporanee in contesti particolari, come, appunto, le piazze storiche. Da parte mia non parteggio né per uno né per l'altro, per la semplice ragione che entrambe le posizioni sono legittime.
Un altro orizzonte Nagasawa, 2013 |
Qualcuno, mentre bersagliava un utente con le proprie ragioni, ha accennato al fatto che le opere d'arte non sono altro che una rappresentazione dei tempi (aggiungendo che, se questi sono i risultati, devono essere dei gran brutti tempi!).
D'accordo con lui è un artista inglese, del quale non si conosce la vera identità e che da anni lascia in giro per il mondo i segni del proprio passaggio.
Mobile lovers, particolare |
"Mobile lovers" di Banksy è emblematico. I due fidanzati si abbracciano e sbirciano il display del proprio smartphone. Diciamoci la verità: quante volte in un pub, una pizzeria o seduti a una panchina abbiamo visto la stessa identica scena? Troppe volte, però ormai è un dato di fatto: questo succede con una certa frequenza e ad alcuni suscita una certa tristezza, mentre per altri è un'attività decisamente normale. Anche qui le due posizioni sono legittime, in virtù di una libertà di opinione e di scelta. "Mobile lovers", tra l'altro, mi rincuora, perché penso che l'arte abbia perso la sua capacità di comunicazione, come per l'opera di Nagasawa, e i murales sono forse una delle poche forme d'arte meno criptiche, più chiare di oggi, nonostante abbiano un passato che con l'incomunicabilità avevano molto a che fare.
E voi? Che ne pensate?
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