martedì 29 aprile 2014

Dal pene alla vagina, parlando di pancioni

Esempi di "Belly Memory"

 Il titolo è quello che è, ma negli ultimi giorni mi sono imbattuta in diverse questioni che hanno tanto a che fare con il sesso. Per quanto naturale sia, c'è sempre qualcuno che riesce a sporcarlo in qualche maniera. Sarà anche che l'altro giorno ho visto Nymph()maniac volume II di Lars Von Trier (vi posso dire che è meno osé di quanto si vociferava e ha una sua profondità), sono tre giorni che tutto gira intorno a "l'amor ciò che move il sole e l'altre stelle".
Cynthia Plaster Caster con una
delle sue creazioni
Tutto è iniziato prima del film, con una designer barese, Valentina Sisto, che, molto intelligentemente, ha importato in terra di Puglia la nuova frontiera del souvenir della gravidanza. Invece del solito servizio fotografico
(che ora va di moda chiamare shooting... come se in italiano non avessimo parole adeguate) della donna incinta che si accarezza il pancione, viene prodotto un calco in gesso dello stesso. Si chiama Belly Memory, viene dagli Stati Uniti e si realizza all'ottavo mese di gravidanza. Una volta ottenuto il calco, si può decorare come più si preferisce, in modo da poterlo esporre in salotto o nella camera del bambino. C'è a chi l'idea piace e chi la trova di cattivo gusto.
L'idea di realizzare dei calchi legati alla sessualità e alla procreazione e ai suoi strumenti non è nuova. Cynthia Plaster Caster ne fece un cult negli anni '60. Quando il rock ebbe la sua esplosione, la groupie americana iniziò a creare delle sculture in gesso da calco dei genitali delle più famose rockstar, partendo da Jimi Hendrix in persona. Peni a destra e a manca, insomma, tanto che avrebbe voluto realizzare una mostra. L'unico problema che incontrò fu che il materiale a disposizione non era sufficiente, dato che pochi decisero di sottoporsi al trattamento. Da qualche tempo Cynthia realizza calchi di seni, giusto per restare in argomento.
The Great Wall of Vagina
Jamie McCartney
In realtà ha realizzato anche calchi di genitali maschili in altri progetti
E' andata meglio allo scultore inglese Jamie McCartney che ha realizzato 360 calchi di vagine. L'idea era di realizzarne solo 40 per un pannello, poi il numero è cresciuto. Le donne che si sono prestate a questa operazione vanno dai 18 ai 76 anni. Lo scopo è di sensibilizzare le donne verso la conoscenza dei propri genitali. Con questa operazione McCartney ha dimostrato che non esiste una vagina uguale all'altra e che gli standard di "bellezza", che vanno di moda pure per qualcosa di altamente privato, sono una mera invenzione per far guadagnare i chirurghi plastici.
L'ignoranza delle donne riguardo i propri organi genitali era stato argomento de I monologhi della vagina di Eve Ensler, che passarono da trattare l'emancipazione femminile, che passa per la sessualità, alla lotta contro la violenza sulle donne. 
Tornando a Nymphomaniac, esiste una parola che esprima lo stesso concetto al maschile? Oppure un film con protagonista maschile potrebbe essere il biopic di Casanova?


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