Tour Guide by Pilibilli on Deviantart |
E' quello che viene voglia di urlare dopo aver letto sul Corriere un articolo che getta sconforto nel mestiere di guida turistica. Intanto sì, la guida turistica è un mestiere, appassionante, bello, ma anche duro, perché una guida turistica deve essere pronta a rispondere in modo esaustivo alla domanda del turista che accompagna, ovvero aiutarlo nella visita e nella conoscenza dei luoghi, della storia, dell'arte, della gastronomia e delle tradizioni della sua meta. Deve anche saper rispondere a curiosità che esulano l'obiettivo della visita. Capita infatti che qualcosa incuriosisca il visitatore e parta con una domanda jolly: questo vuol dire che la preparazione di una guida turistica debba essere a 360° per non trovarsi impreparata davanti a queste evenienze. Inoltre è un mestiere duro perché, quando gli altri sono in vacanza, la guida lavora e deve essere pronta a passare i suoi weekend e le feste comandate e non a svolgere al meglio il suo lavoro.
Tutto questo ci fa capire che ci si può specializzare su un territorio più o meno limitato, perché approfondire lo studio e prepararsi in modo critico su monumenti e percorsi non è un'attività che si può portare a termine consultando una sola fonte. Questo chiarisce perché non si può essere perfettamente preparati su tutto il territorio nazionale ed è questo, purtroppo, che la Legge Europea 2013 ha decretato.
L’articolo 3 attesta la validità in Italia dell’abilitazione alla professione di guida turistica e del riconoscimento della qualifica professionale conseguita da un cittadino del’Unione europea in un altro Stato membro. I cittadini UE che abbiano ottenuto l’abilitazione in uno stato membro non necessitano di autorizzazioni o abilitazioni, ad eccezione dei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico individuati dal Ministero.
In particolare, il comma 1 prevede che- l’abilitazione alla professione di guida turistica sia valida su tutto il territorio nazionale;- abbia efficacia su tutto il territorio nazionale - ai fini del’esercizio stabile in Italia dell’attività di guida turistica - il riconoscimento della qualifica professionale conseguita da un cittadino del’Unione europea in un altro Stato membro.
Per farla breve, una guida turistica siciliana, abilitata in Sicilia, può accompagnare un gruppo a visitare le tradizionali baite del Trentino (che probabilmente vedrà per la prima volta) e una guida turistica greca può accompagnare i turisti alla Cattedrale di Chartres. Con quale competenza? Nessuna, solo il fatto che ha un'abilitazione per esercitare il mestiere presa studiando altri argomenti, altre realtà e vivendo e conoscendo un ambiente completamente diverso. Vengono tenuti fuori da questo orrore i siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico per i quali occorre una speciale abilitazione: spero che inizi la corsa a farsi avere questo riconoscimento particolare per ovviare al problema.
Questa legge europea è terribile per il settore. Dimostra di non conoscere le problematiche del mestiere, come si lavora con degli standard di qualità elevata e mostra un'ignoranza abissale nel campo della cultura, ancora una volta trattata come se fosse inutile, dannosa o un semplice orpello di nessun valore.
L'Italia ha ormai solo la cultura per venire fuori da una condizione di crisi endemica e così le tolgono anche questa possibilità. Speriamo che i creativi trovino soluzioni adeguate per aggirare il problema, se lo Stato deciderà di dormire anche questa volta.
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