Era da molto tempo che non mi dedicavo alla scoperta dei nuovi anime in circolazione. Quest'anno ero venuta a conoscenza di una novità di poche puntate, dedicata al pattinaggio di figura sul ghiaccio e mi si è accesa la lampadina.
Non sono una grande sportiva, non seguo praticamente nessuno sport, ma il pattinaggio sul ghiaccio sì, l'ho seguito per anni. Sono sempre stata affascinata dall'eleganza dei pattinatori, dai salti, dalla velocità delle trottole e dai costumi ricchi di swarovski. Sono una romantica, che volete che vi dica?
Yurii!!! On Ice è un anime di 12 puntate, dalla sceneggiatura originale della mangaka Mitsuro Kubo, con la regia di Sayo Yamamoto e la produzione dello studio Mappa.
giovedì 21 dicembre 2017
martedì 14 novembre 2017
La fotografia sociale: Riis e Hine
Riis: Children |
La fotografia dell'Ottocento per me ha sempre avuto un fascino particolare, perché i pionieri di ogni genere hanno dato impulso a tutta una serie di grandi fotografi che hanno ampliato quelle semplici visioni. Le evoluzioni tecnologiche danno nuovi impulsi e nel decennio che va dal 1880 al 1890 si passa dalla macchina fotografica costituita da grossa scatola di legno con treppiedi e lastre di vetro su cui era spalmato il collodio umido a macchine più piccole con l'introduzione di un vero e proprio rullino da parte della Kodak, non poteva che far nascere qualcosa di nuovo.
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giovedì 2 novembre 2017
Arte - Kei Ohkubo
Era da tanto che non sceglievo un manga di nuova pubblicazione da leggere. E' scoccata la scintilla con Arte, opera prima di Kei Ohkubo, edito in Italia da Planet Manga. Come ci racconta il titolo, è del mondo dell'arte che parliamo, in particolare del Rinascimento fiorentino.
Arte è il nome della protagonista, una ragazza di 16 anni, di nobili origini, con una passione smodata per la pittura. La lungimiranza paterna ha fatto sì che Arte potesse studiare, oltre alle buone maniere e all'istruzione basilare per una donna nobile dell'epoca, anche il disegno e la pittura. Purtroppo il genitore lascerà troppo presto la figlia e la moglie e qui inizieranno i guai per Arte.
Arte è il nome della protagonista, una ragazza di 16 anni, di nobili origini, con una passione smodata per la pittura. La lungimiranza paterna ha fatto sì che Arte potesse studiare, oltre alle buone maniere e all'istruzione basilare per una donna nobile dell'epoca, anche il disegno e la pittura. Purtroppo il genitore lascerà troppo presto la figlia e la moglie e qui inizieranno i guai per Arte.
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mercoledì 11 ottobre 2017
Presidenti fantastici e dove trovarli
Newt, aiutaci tu! |
Bando alle ciance!
Non l'ho mai scritto prima, ma sono laureata in Storia dell'Arte, ho la fortuna di lavorare in un museo (tra le altre tante cose) e di conseguenza ho il piacere di conoscere e frequentare persone estremamente competenti nel loro mestiere, quando si parla di arte, mostre, spettacoli teatrali, musica, fotografia e tanto altro.
Lavorando con persone capaci, mi stranisce sempre più la nomina di direttori totalmente fuori contesto. Un esempio è Luca Bizzarri, comico e attore diventato famoso con il programma Le Iene, nominato presidente della Fondazione di Palazzo Ducale a Genova. Non so se sono stati più temerari i rappresentati di Comune e Regione Liguria o lui che ha accettato l'incarico, fatto sta che è stato definito dal Presidente della Regione, Giovanni Toti, "Competente e innovativo".
lunedì 4 settembre 2017
Cristo si è fermato ad Eboli - Carlo Levi
Ci sono tanti libri di cui tutti conosciamo i titoli, ma che in molti casi non abbiamo mai letto.
Di sicuro Cristo si è fermato ad Eboli è uno di questi. Citato continuamente quando si parla di questione meridionale, in realtà, quasi nessuno sa da chi e in quali circostanze è stato scritto.
A scrivere è Carlo Levi, di famiglia agiata torinese, che è mandato al confino per attività antifascista. Levi era di origine ebraica e ha la fortuna di formarsi in un ambiente privilegiato, ricco di contatti con i maggiori intellettuali di allora, scrivendo nella rivista di Gramsci, L'Ordine Nuovo. Si laurea in medicina, ma si dedicherà alla pittura come sua principale occupazione. Negli anni '30, dopo un secondo arresto, viene inviato al confino in Basilicata, prima a Grassano e poi ad Aliano (da lui citata come Gagliano).
Di sicuro Cristo si è fermato ad Eboli è uno di questi. Citato continuamente quando si parla di questione meridionale, in realtà, quasi nessuno sa da chi e in quali circostanze è stato scritto.
A scrivere è Carlo Levi, di famiglia agiata torinese, che è mandato al confino per attività antifascista. Levi era di origine ebraica e ha la fortuna di formarsi in un ambiente privilegiato, ricco di contatti con i maggiori intellettuali di allora, scrivendo nella rivista di Gramsci, L'Ordine Nuovo. Si laurea in medicina, ma si dedicherà alla pittura come sua principale occupazione. Negli anni '30, dopo un secondo arresto, viene inviato al confino in Basilicata, prima a Grassano e poi ad Aliano (da lui citata come Gagliano).
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venerdì 1 settembre 2017
Trolls - Mike Mitchell e Walt Dohrn
Chi di voi non ha mai avuto un pupazzetto dei Trolls? Negli anni 80' e 90' erano talmente diffusi che spuntavano ciuffi colorati praticamente ovunque. Io ne avevo un paio anche tipo spilla, che potevi decorarci i tuoi jeans, abbinandosi all'altra moda oscena dei ciuccetti.
L'anno scorso i Trolls sono finiti al cinema per Dreamworks e le bacheche dei social sono stati invasi da arcobaleni, glitter, roba scintillante e colorata abbastanza inquietante. L'effetto è stato simile ad Inside Out: gli adulti erano quelli più galvanizzati dall'uscita del prodotto cinematografico, condito da Justin Timberlake, che sembra aver fatto un patto con il Diavolo e non invecchiare mai: è davanti ai nostri occhi dall'epoca degli N' Sync, stesso periodo dei Trolls e dei ciuccetti malefici!
L'anno scorso i Trolls sono finiti al cinema per Dreamworks e le bacheche dei social sono stati invasi da arcobaleni, glitter, roba scintillante e colorata abbastanza inquietante. L'effetto è stato simile ad Inside Out: gli adulti erano quelli più galvanizzati dall'uscita del prodotto cinematografico, condito da Justin Timberlake, che sembra aver fatto un patto con il Diavolo e non invecchiare mai: è davanti ai nostri occhi dall'epoca degli N' Sync, stesso periodo dei Trolls e dei ciuccetti malefici!
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venerdì 23 giugno 2017
Diario di viaggio - Nardò (12)
fonte: Wikipedia |
Per questa ragione sarebbe più corretto parlare di barocco salentino e non leccese, perché i vari comuni della zona hanno moltissimo da offrire.
Uno di quelli che mi ha stupito è stato Nardò. Di certo è un luogo molto turistico, in giro alle quattro del pomeriggio c'era un discreto numero di persone di varie nazionalità, ma forse è sempre un po' poco considerato quando si viaggia per il tacco d'Italia.
martedì 13 giugno 2017
Mostra CROSSROAD#3 - Eltono e Sten Lex
So che è tanto che non scrivo. Purtroppo un po' gli impegni lavorativi e un po' la mia incapacità di essere costante. Forse dovrei sfruttare la mia passione per l'organizzazione e le agende per sviluppare una programmazione di quelle fatte bene.
Bando alle ciance! Oggi vorrei consigliarvi una mostra, per chi si trova a passare da Bari. Si tratta di una galleria privata, la Galleria Doppelgaenger, che propone artisti davvero interessanti e questa volta si è spostata, in un certo senso sulla grafica.
CROSSROAD#3 propone i lavori di Eltono e Sten Lex in una doppia personale. Vittorio Parisi, lo storico dell'arte nonché curatore della galleria, presenta i lavori partendo dal concetto del vagabondaggio, associato all'astrattismo delle opere proposte. Strizzando l'occhio alla grafica, che sia a colori o in bianco e nero, una delle caratteristiche che accomuna i due progetti è l'ambiente urbano.
Bando alle ciance! Oggi vorrei consigliarvi una mostra, per chi si trova a passare da Bari. Si tratta di una galleria privata, la Galleria Doppelgaenger, che propone artisti davvero interessanti e questa volta si è spostata, in un certo senso sulla grafica.
CROSSROAD#3 propone i lavori di Eltono e Sten Lex in una doppia personale. Vittorio Parisi, lo storico dell'arte nonché curatore della galleria, presenta i lavori partendo dal concetto del vagabondaggio, associato all'astrattismo delle opere proposte. Strizzando l'occhio alla grafica, che sia a colori o in bianco e nero, una delle caratteristiche che accomuna i due progetti è l'ambiente urbano.
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sabato 29 aprile 2017
Beatrix Potter, tra coniglietti, anatre, ranocchie e la propria indipendenza
Ho sempre avuto un debole per le atmosfere dell'Inghilterra Vittoriana, pur essendo in contrasto con la condizione femminile non propriamente ideale, nonostante avesse una donna a capo della famiglia reale.
Beatrix Potter si colloca a cavallo tra due secoli durante i quali avverranno tanti cambiamenti per le donne. Per certi versi possiamo considerarla una pioniera, per quanto non si sia mai legata alle questioni delle suffragette.
Nata in una famiglia agiata, lei, suo fratello e i suoi genitori vivono di rendite, quasi una di quelle famiglie descritte nei libri della grande Jane Austen, senza alcun problema che prepararsi alla stagione della villeggiatura. Come per le migliori famiglie, l'istruzione di Beatrix avviene in casa, mentre viene fortemente scoraggiata un'istruzione universitaria.
In ogni caso, gli interessi di Beatrix erano molteplici, in particolare scientifici: si interessava di astronomia, botanica, entomologia, tassonomia e archeologia. Nella stanza dedicata allo studio i due piccoli Potter avevano una collezione di farfalle e si prendevano cura di piccoli animali. Si dedicavano molto all'arte, in particolare a tracciare schizzi e dipinti.
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sabato 22 aprile 2017
L'altro volto della speranza - Aki Kaurismaki
Ho pensato per un po' se inserire questo film nella rubrica Gli Scacciapensieri oppure no. Alla fine no, perché L'altro volto della speranza di Aki Kaurismaki tutto fa tranne che lasciarti senza qualcosa su cui riflettere.
Per chi conosce il lavoro del regista finlandese non è una novità il suo trattare temi importanti con una dose di ironia finnica tutta particolare. Anche in questo caso il regista si è dedicato a qualcosa di estremamente complesso, ovvero il problema dell'immigrazione da territori martoriati dalla guerra, le richieste d'asilo, l'integrazione e il mondo occidentale, così diverso.
Per chi conosce il lavoro del regista finlandese non è una novità il suo trattare temi importanti con una dose di ironia finnica tutta particolare. Anche in questo caso il regista si è dedicato a qualcosa di estremamente complesso, ovvero il problema dell'immigrazione da territori martoriati dalla guerra, le richieste d'asilo, l'integrazione e il mondo occidentale, così diverso.
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venerdì 7 aprile 2017
Tina Modotti, donna, comunista, fotografa
Una delle artiste italiane più importanti del Novecento e misconosciuta in Italia è Tina Modotti. E' strano come sia nota all'estero, in particolare nelle Americhe, e in Italia il suo nome latiti.
E' pur vero che la sua carriera comincia proprio al di là dell'oceano, inizialmente nel cinema, per poi arrivare alla fotografia, quando incontra Edward Weston, di cui diventa l'amante.
Molti ricorderanno che è stata interpretata nel film Frida, diretto da Julie Taymor, considerato il suo rapporto di amicizia (e non solo) con la pittrice messicana.
A Città del Messico, Tina svolge la sua seconda attività, ovvero quella di propaganda comunista ed è in questo frangente che conosce Frida, insieme a molti altri esponenti del Partito.
E' pur vero che la sua carriera comincia proprio al di là dell'oceano, inizialmente nel cinema, per poi arrivare alla fotografia, quando incontra Edward Weston, di cui diventa l'amante.
Molti ricorderanno che è stata interpretata nel film Frida, diretto da Julie Taymor, considerato il suo rapporto di amicizia (e non solo) con la pittrice messicana.
A Città del Messico, Tina svolge la sua seconda attività, ovvero quella di propaganda comunista ed è in questo frangente che conosce Frida, insieme a molti altri esponenti del Partito.
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mercoledì 5 aprile 2017
All'opera con piccoli artisti
Capita che sparisca per un po' dalle pagine del blog, ma di tanto in tanto ho difficoltà a conciliare le mille attività della giornata.
Molto spesso, e mi ritengo in questo fortunata, queste attività hanno a che fare con l'arte. Lavoro con i bambini della scuola primaria, a volte della media inferiore, a progetti artistici.
Un paio di anni fa con una scuola della mia città, abbiamo messo su un progetto multidisciplinare. In occasione di Expo 2015, si è scelto di lavorare sull'alimentazione, insegnando sane abitudini tramite un libro intitolato Camilla e il Pirata Caravaggio, di Franca Cicirelli, ed. La Meridiana.
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domenica 26 marzo 2017
Tokyo Magnitute 8.0
Il sottotitolo di questo post dovrebbe essere "non tutti gli anime sono per bambini".E' un assioma ancora poco considerato in Italia, a parte per chi è davvero appassionato del genere. Tutti gli altri continuano a pensare che l'animazione, specie se a puntate, sia qualcosa per i più piccini.
Nulla di più falso.
Tokyo Magnitude 8.0 è un anime di 11 puntate per la regia di Masaki Tachibana e la sceneggiatura di Natsuko Takahashi. Racconta di un ipotetico terremoto dell'8° grado della scala Richter avvenuto nella capitale giapponese, densamente popolata, con tutte le conseguenze del caso. Analizza la vicenda dal punto di vista di due bambini, Mirai, ragazzina delle scuole medie, e del suo fratellino di dieci anni, Yuki.
Nulla di più falso.
Tokyo Magnitude 8.0 è un anime di 11 puntate per la regia di Masaki Tachibana e la sceneggiatura di Natsuko Takahashi. Racconta di un ipotetico terremoto dell'8° grado della scala Richter avvenuto nella capitale giapponese, densamente popolata, con tutte le conseguenze del caso. Analizza la vicenda dal punto di vista di due bambini, Mirai, ragazzina delle scuole medie, e del suo fratellino di dieci anni, Yuki.
domenica 19 marzo 2017
Andrea Carandini e la gaffe del FAI
Andrea Carandini |
Il presidente del FAI, Fondo Ambiente Italiano, il Prof. Andrea Carandini, importantissimo archeologo italiano, ha fatto delle dichiarazione mezzo stampa davvero insostenibili.
La segnalazione è stata fatta dalla pagina Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali.
mercoledì 8 marzo 2017
Suzanne Valadon, da modella a pittrice
Suzanne Valadon nel suo studio a Montmartre |
Non è una figlia d'arte, com'è capitato per artiste già trattate su questo blog, ma viene fuori da origini umili. Certo, non è da tutti riuscire nell'impresa e questi casi, va detto, sono dei particolari esempi unici nel loro genere. Credo poco nella totipotenza di ognuno di noi, ma i più bravi riescono davvero a venir fuori in qualunque condizione.
Postumi di una sbornia Toulouse-Lautrec, 1888 |
domenica 26 febbraio 2017
La nascita delle Muse - parte seconda
Erato, Muse of Poetry, 1870, Sir Edward John Poynter |
Cambiamo completamente ambito artistico e ci rivolgiamo alla Danza, perché Tersicore protegge questa arte. Paradossalmente lei non balla, ma accompagna con il suo strumento le danzatrici.
Si giunge quindi ad Erato, musa della poesia amorosa. Qui la rappresentazione si fa quasi didascalica, perché accanto a lei viene rappresentato un amorino, con arco e frecce, a rappresentare quel birbante di Eros, che ci mette lo zampino. La comune radice del nome tra Eros ed Erato è evidente e sono molti i poeti che si sono distinti per la poesia d'amore. Uno degli esempi più fulgidi in ambiente latino è sicuramente Catullo.
A questo punto però le Muse iniziano ad essere vaghe nell'identificazione di una tipologia di arte da proteggere. Polimnia, ad esempio, regge diverse arti come l'orchestica,che ingloba musica, danza e poesia, in una rappresentazione scenica complessa. In un certo senso a me, profana, ricorda in qualche modo i musical, ma chiaramente nel caso dell'orchestica parliamo di un'arte un po' più elevata, forse associabile al balletto. Rappresentata come una donna devota, con il capo velato, ha coperto anche il ruolo di identificazione con la Storia, la memoria, la retorica.
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giovedì 23 febbraio 2017
La nascita delle Muse - parte prima
Mnemosyne D.G. Rossetti, 1875-81, olio su tela |
L'origine mitica delle Muse è legata ai Titani ed è facile comprenderne l'importanza nell'economia dell'Olimpo greco. Il loro numero verrà stabilito da Omero e da Esiodo, attestandosi sul numero nove, così come i loro nomi sono stati diversi nel tempo, fino a stabilizzarsi.
Quello che colpisce delle Muse è che sono tutte protettrici di arti che nulla hanno a che vedere con l'arte grafica, che sia pittura, scultura o altro. Per i Greci queste erano considerate delle semplici tecniche manuali, che riproducevano delle copie di qualcosa esistente in natura, includendo anche l'architettura in questa definizione di sapere tecnico, che, per quanto fosse progettata, non poteva assurgere al ruolo di arte.
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domenica 19 febbraio 2017
L'artista della domenica: Jannis Kounellis - Senza titolo
Senza titolo 2010, installazione site specific |
Nato in Grecia nel 1936, si era formato artisticamente in Italia, a Roma, dove viveva. Era stato un esponente dell'Arte Povera, nata proprio in Italia alla metà degli anni '60, un movimento artistico che utilizzava materiali di scarto per le installazioni, che fossero putrelle, pezzi di legno, pneumatici, stoffa, pietre, piante a finanche animali vivi, come fece lo stesso Kounellis nell'opera Cavalli (1969).
Di frequente l'artista greco si è mosso sui toni del grigio, del ferro, del nero, in una visione che devasta le coscienze. Ricordo una delle opere esposte al Teatro Margherita a Bari, lo stesso anno di Vele, che tante polemiche avevano alimentato tra l'artista e l'amministrazione pugliese. C'erano dei grandi cavalletti, realizzati con putrelle e pannelli in metallo, su cui erano inchiodati dei cappotti neri con una piccola lastra che li saldava su queste assurde tele. Al centro altre putrelle, sistemate in un modo tale che ricordavano una croce caduta. L'impatto era tremendo e l'atmosfera diventava estremamente pesante, come a sentire la pressione di quelle lastre su di me. Alla fine è il lavoro di una vita che si concentrava in un'opera, con quell'assurdo significato che poneva in evidenza l'oppressione della vita dalla vita stessa.
mercoledì 15 febbraio 2017
Inside Out - Pete Docter e Ronnie del Carmen
Sono sempre stata particolarmente attratta dall'animazione, poco importa da chi è prodotta e da che Paese arrivi, i bei film sono belli per tante ragioni diverse.
Dopo tanta, tantissima pubblicità, tantissimi pareri positivi, finalmente sono riuscita a guardare Inside Out, prodotto dalla Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, in un connubio che si è rivelato vincente altre volte. Il film ha vinto anche la statuetta degli Oscar nella sua categoria nel 2016.
La trama è molto semplice: assistiamo alla nascita di una bambina, Riley, e dell'evoluzione della sua mente con la nascita delle varie emozioni. Si parte da Gioia, a seguire Disgusto, Rabbia, Paura e Tristezza. Vivono nel quartier generale, dove si trovano anche i ricordi della bambina, sottoforma di sfere, che hanno il colore dell'emozione che li ha prodotti. Dai ricordi più importanti, detti ricordi base, si formano delle isole della personalità. Tutto procede tranquillamente finché, a causa del lavoro del papà, devono tutti trasferirsi dal Minnesota a San Francisco. Da questo punto le emozioni inizieranno ad avere qualche problema, finché Gioia e Tristezza verranno catapulate fuori dal quartier generale e incominceranno un viaggio per poterci ritornare.
Dopo tanta, tantissima pubblicità, tantissimi pareri positivi, finalmente sono riuscita a guardare Inside Out, prodotto dalla Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures, in un connubio che si è rivelato vincente altre volte. Il film ha vinto anche la statuetta degli Oscar nella sua categoria nel 2016.
La trama è molto semplice: assistiamo alla nascita di una bambina, Riley, e dell'evoluzione della sua mente con la nascita delle varie emozioni. Si parte da Gioia, a seguire Disgusto, Rabbia, Paura e Tristezza. Vivono nel quartier generale, dove si trovano anche i ricordi della bambina, sottoforma di sfere, che hanno il colore dell'emozione che li ha prodotti. Dai ricordi più importanti, detti ricordi base, si formano delle isole della personalità. Tutto procede tranquillamente finché, a causa del lavoro del papà, devono tutti trasferirsi dal Minnesota a San Francisco. Da questo punto le emozioni inizieranno ad avere qualche problema, finché Gioia e Tristezza verranno catapulate fuori dal quartier generale e incominceranno un viaggio per poterci ritornare.
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domenica 12 febbraio 2017
L'artista della domenica: Il bacio - Auguste Rodin
Il bacio, A. Rodin, 1091-4, marmo, 182,2x121,9x153 cm, Tate Modern. Londra |
Sensuale, bellissima, umana, la scultura Il bacio di Auguste Rodin è capace di sintetizzare l'amore sensuale in pochi semplici tratti. Non gesti calcolati e teatrali, ma veri e passionali, quelli che ognuno di noi è in grado di provare.
Facciamo un passo indietro. Rodin è un artista che in qualche modo rompe con l'Accademia, ma che in Accademia avrebbe voluto essere accolto o almeno riconosciuto. La sua formazione avviene nel periodo dei revival, lasciando poi il passo alla rottura con l'Accademia, con movimenti pittorici, come l'Impressionismo, e artisti bohémien. La sua formazione non era stata incentrata sul neoclassicismo in voga, ma aveva dato largo spazio alla scultura del XVIII secolo, realizzando poi dei viaggi in Italia alla scoperta di Donatello e Michelangelo.
lunedì 6 febbraio 2017
Varichina - La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis
Eccoci qui, iniziamo febbraio con una proposta cinematografica. Si tratta di una produzione locale, con Apulia Film Commission capofila per un film documentario intitolato Varichina - La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis.
Varichina, alias Lorenzo De Santis, fu il primo ad aver manifestato pubblicamente la propria omosessualità nella Bari degli anni '70. Il suo soprannome si deve al suo lavoro di ragazzino, quello della consegna porta a porta di prodotti che sua madre vendeva.
Il film è a metà tra la fiction e il documentario, ricostruisce quello che è concesso sapere di lui, quello che manifestava fuori dalle mura della sua casa nel quartiere Libertà.
Tutto è nato da un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 2 giugno 2013 dal titolo "Viva Lorenzo 'Varichina!' Un busto per il mito diverso" in cui Alberto Selvaggi, un po' per ridere un po' per ricordare un personaggio ancora oggi ben conosciuto a Bari, proponeva di realizzare un busto commemorativo da installare in Piazza Cesare Battisti, di fianco all'Ateneo, considerando che quello era un luogo che Varichina frequentava come parcheggiatore abusivo.
Varichina, alias Lorenzo De Santis, fu il primo ad aver manifestato pubblicamente la propria omosessualità nella Bari degli anni '70. Il suo soprannome si deve al suo lavoro di ragazzino, quello della consegna porta a porta di prodotti che sua madre vendeva.
Il film è a metà tra la fiction e il documentario, ricostruisce quello che è concesso sapere di lui, quello che manifestava fuori dalle mura della sua casa nel quartiere Libertà.
Tutto è nato da un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 2 giugno 2013 dal titolo "Viva Lorenzo 'Varichina!' Un busto per il mito diverso" in cui Alberto Selvaggi, un po' per ridere un po' per ricordare un personaggio ancora oggi ben conosciuto a Bari, proponeva di realizzare un busto commemorativo da installare in Piazza Cesare Battisti, di fianco all'Ateneo, considerando che quello era un luogo che Varichina frequentava come parcheggiatore abusivo.
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venerdì 27 gennaio 2017
Giorno della Memoria - Il Processo di Francoforte
Il procuratore Fritz Bauer |
Non è stato sempre così, anzi, c'è stato un periodo in cui si è dato per falso quello che alcune voci, come quelle dei russi comunisti, dicevano di aver trovato il 27 gennaio del 1945, quando hanno aperto i cancelli del più grande campo di sterminio nazista. Erano solo maldicenze dei rossi, anche perché i sopravvissuti spesso non avevano voglia di parlare di quello che era accaduto lì, magari avevano impiegato molto tempo per tornare a casa, come racconta Primo Levi ne La tregua. Altri si erano riuniti in associazioni di vittime, ma, appunto non erano stati ascoltati.
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giovedì 26 gennaio 2017
Your Name - Makoto Shinkai
Ieri mi sono fatta un regalo di compleanno molto gradito. Chi è interessato all'animazione giapponese era al corrente delle proiezioni di Your Name, l'ultimo lungometraggio di Makoto Shinkai.
A un primo sguardo, nei primi dieci quindici minuti del film, sembra essere il solito banale scambio di persona: una ragazza del liceo, Mitsuha Miyamizu, che vive nella piccola cittadina di Itomori, si sveglia periodicamente del corpo di un ragazzo della stessa età, Taki Tachibana, che vive nella grande città di Tokyo.
Trovarsi nel corpo dell'altro sesso provoca imbarazzi e apprensioni, ma quello che rende particolare la questione è che, una volta tornati nel proprio corpo, si hanno l'impressione di aver sognato tutto e, come nei sogni, si tendono a dimenticare dettagli e particolari, ad esempio il nome della persona della quale si vestivano i panni.
Per ovviare a questo problema e per evitare imbarazzi (viste che non sanno cos'ha fatto l'altro durante la permanenza nel loro corpo) i due ragazzi scrivono sul cellulare uno dell'altro una sorta di diario, per tenersi aggiornati.
A un primo sguardo, nei primi dieci quindici minuti del film, sembra essere il solito banale scambio di persona: una ragazza del liceo, Mitsuha Miyamizu, che vive nella piccola cittadina di Itomori, si sveglia periodicamente del corpo di un ragazzo della stessa età, Taki Tachibana, che vive nella grande città di Tokyo.
Trovarsi nel corpo dell'altro sesso provoca imbarazzi e apprensioni, ma quello che rende particolare la questione è che, una volta tornati nel proprio corpo, si hanno l'impressione di aver sognato tutto e, come nei sogni, si tendono a dimenticare dettagli e particolari, ad esempio il nome della persona della quale si vestivano i panni.
Per ovviare a questo problema e per evitare imbarazzi (viste che non sanno cos'ha fatto l'altro durante la permanenza nel loro corpo) i due ragazzi scrivono sul cellulare uno dell'altro una sorta di diario, per tenersi aggiornati.
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domenica 22 gennaio 2017
L'artista della domenica: Leocare - Apollo del Belvedere
Apollo del Belvedere attribuito a Leocare 350 a.C., Copia romana, marmo bianco, 224 cm, Musei Vaticani, Città del Vaticano |
Immaginiamo che cosa potesse voler dire tirare fuori dalla terra opere di grande bellezza, come l'Apollo del Belvedere, ritrovato ad Anzio, ammirato dagli artisti, preso a modello per opere nuove.
Nel XVIII secolo l'Apollo viene considerato un esempio di perfezione artistica e ne scrive qualcosa anche l'amico e ammiratore dei Greci, Johann Joachim Winckelmann, in Storia dell’arte nell’antichità.
giovedì 19 gennaio 2017
#1000schiavi e il Bando per il Servizio Civile nei beni culturali
foto: Confassociazioni Beni Culturali |
Una delle tante critiche che mi è stata fatta, quando ho scelto di studiare Storia dell'Arte, è stata quella che il settore culturale sia perennemente in crisi e, come disse un ministro tempo fa, con la cultura non si mangia.
Ebbene, in un pianeta dove le guerre e il fantasma del terrorismo sta spostando l'asse turistico da un luogo all'altro alla velocità della luce e la crisi ha ridotto la capacità di spesa dei turisti italiani e stranieri, anche l'Italia ha registrato un incremento dei flussi per la gioia di Franceschini (insomma, non è propriamente tutto merito suo, ma ne parlerò prossimamente), a dimostrazione che la cultura e il turismo sono una parte del Pil e nemmeno così scarsa, considerando l'indotto.
Non solo, l'Italia ha un enorme patrimonio culturale, storico, artistico, musicale, oltre che etnoantropologico, fermandoci a tutto ciò che compete al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Fino a poco tempo fa, aveva il maggior numero di siti UNESCO, superata di poco solo dalla Cina. Ne consegue che per mantenere attivi tanti siti, occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria, della conservazione, della valorizzazione e della promozione di questo patrimonio ci sia bisogno di tanto, tantissimo personale specializzato. Che siano esperti in biblioteconomia, archeologia, restauro, architettura, storia dell'arte o musicologi, direttori artistici, curatori e via dicendo, sono proprio quei tanto sbeffeggiati professionisti, criticati per la scelta insana di essersi dedicati a materie umanistiche o legate al mondo artistico e culturale, ad essere necessari.
domenica 15 gennaio 2017
L'artista della domenica: Vivian Maier - Autoritratto
Siamo abituati a considerare l'artista un narcisista, uno di quelli che vuole farsi notare, farsi riconoscere e ricevere gloria ed onori.
Nel mondo della fotografia in particolare, capita piuttosto spesso di incontrare personalità completamente differenti e che il lavoro di alcuni di essi venga scoperto post mortem, come nel caso di Atget.
Spettacolare è la scoperta di questa fotografa, Vivian Maier, avvenuta per un colpo di fortuna: la persona giusta al momento giusto è venuta in possesso delle sue fotografie, dei suoi negativi e di rullini non ancora sviluppati.
lunedì 9 gennaio 2017
Gli Scacciapensieri (4) - Harry Potter e la Maledizione dell'Erede
Le feste natalizie sono finite e da queste parti siamo stretti dalla morsa della neve e del ghiaccio. E' il momento giusto per parlare di un libro che mi è stato regalato da mia Sorella, animo gentile, capace di stenderti con un solo pugno!
Harry Potter e la Maledizione dell'Erede, come in molti ormai sapranno, è la scrittura teatrale di uno spettacolo andato in scena nel Regno Unito la scorsa stagione, scritto basandosi su una storia originale della famosissima J.K. Rowling, ma elaborato da John Tiffany e Jack Thorne.
Inizialmente ero scettica sulla scelta di continuare con le store del Maghetto, anche perché ho trovato pessimo il settimo libro della saga, Harry Potter e i Doni della Morte. Il mio problema con l'ultimo libro era stato proprio la scrittura: non c'erano più le descrizioni a cui si era abituati, non c'era più cura nelle azioni e pareva una sceneggiatura per il cinema, più che un romanzo. Inoltre, mancava uno dei personaggi principali: Hogwarts. Ebbene sì: un libro di Harry Potter senza la Scuola di Magia e Stregoneria era un libro, a mio parere, monco. E' vero, torna nel finale, ma è diventato un luogo terrificante, dove i ragazzini vengono torturati e perseguitati.
Aggiungo che non mi era piaciuto nemmeno quel capitolo che ci presentava la seconda generazione di maghi e streghe e le braccia mi sono cadute con un tonfo terribile alla presentazione del piccolo Albus Severus (il vecchio Dumbledore non mi è mai stato troppo simpatico e a un certo punto l'ho detestato, perché avevo capito che stava usando tutti per i suoi scopi, mentre il nome Severus mi è sembrato davvero un eccesso: si era capito benissimo che, in qualche maniera, Harry avesse perdonato Snape).
domenica 8 gennaio 2017
L'artista della domenica: Jusepe de Ribera - Maddalena Ventura con il marito e il figlio
Maddalena Ventura con il marito e il figlio J. de Rbera, 1631, olio su tela, 196x127 cm, Fondaciòn Casa Ducal de Medinacieli, Toledo |
In questi giorni un mio contatto social ha postato il video di una ragazza affetta dalla sindrome dell'ovaio policistico. A causa di questa malattia, Harnaam Kaur ha la barba. Gli ormoni vanno un po' per i fatti loro, di conseguenza si manifestano dei tratti sessuali secondari del sesso opposto.
Mi sono venute in mente tante cose, tra cui questo dipinto, opera di Jusepe de Ribera.
Siamo nel Seicento, epoca in cui la curiosità di eventi insoliti e mirabili si coniuga con un modo di dipingere nuovo, iniziato da Caravaggio.
martedì 3 gennaio 2017
Corrado Giaquinto e Filippo Cifariello. Nuovi inediti e contributi
E' stata una lunga assenza la mia. Tante cose sono cambiate negli ultimi tempi e suppongo cambieranno ancora, in una continua evoluzone che non avrei mai immaginato. Dopotutto è questo il succo della vita!
Quest'anno torno con la giusta determinazione, almeno spero...
Finito questo momeno nostalgia e buoni propositi per il nuovo anno, parliamo di cose serie, di cose che ci picciono, di arte.
Quest'anno torno con la giusta determinazione, almeno spero...
Finito questo momeno nostalgia e buoni propositi per il nuovo anno, parliamo di cose serie, di cose che ci picciono, di arte.
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