fonte: Wikipedia |
Per questa ragione sarebbe più corretto parlare di barocco salentino e non leccese, perché i vari comuni della zona hanno moltissimo da offrire.
Uno di quelli che mi ha stupito è stato Nardò. Di certo è un luogo molto turistico, in giro alle quattro del pomeriggio c'era un discreto numero di persone di varie nazionalità, ma forse è sempre un po' poco considerato quando si viaggia per il tacco d'Italia.
Una delle piazze più famose e belle è Piazza Salandra: qui si affacciano un buon numero di edifici, ecclesiastici e civili, che rendono il luogo elegante. Bellissima la guglia dell'Immacolata, un tipo di struttura che accomuna la cittadina pugliese alla zona del napoletano, sicuramente in dimensioni ridotte, ma con un'ottima somiglianza nelle forme e nei motivi decorativi.
Il Sedile |
Qui si affaccia anche l'Università, si stile decisamente barocco, intonacata di bianco. Un bel porticato al piano inferiore è sormontato da quattro finestre e un arco trilobato con balcone dall'aspetto decisamente scenografico. Non è difficile immaginare affacciarsi da lì i governanti della città. Procedendo lungo la strada si arriva al Teatro comunale, purtroppo chiuso, per cui non ho potuto visitare l'interno. Qui la facciata era decisamente ottocentesca, nonostante la didascalia riportasse che è stato inaugurato nel primo decennio del Novecento.
San Michele Arcangelo (la foto è storta... abbiate pietà) |
L'altro dipinto è di Paolo De Matteis: La Vergine tra le anime purganti, posizionata in una cappella dalle colonne tortili riccamente decorate. La composizione è canonica, piramidale, con la benevolenza della Madonna sulle anime tra le fiamme.
La Vergine tra le anime purganti |
L'ultima parte della mia passeggiata è stata all'interno del Giardino botanico, situato accanto al Castello Acquaviva. Si tratta in realtà di un giardino molto piccolo e non tenuto benissimo. Se fosse meglio gestito, sarebbe una vera chicca. Il giardino in parte finisce nel fossato del castello, costruito nel passaggio della dominazione tra gli Angioini e gli Aragonesi, dalla famiglia degli Acquaviva, di cui faceva parte il Guercio di Puglia, conte di Conversano e duca di Nardò, conosciuto per non essere esattamente un santo: malvagio e vendicativo, si avvaleva dello ius primae noctis, per esercitarsi sparava alle donne al pozzo che si vedevano dalle finestre del suo castello di Conversano e fece scuoiare i canonici ribelli di Nardò, tappezzandoci poi le sue poltrone del Castello di Marchione.
E con questa bella immagine, vi invito a fare un giro per questa parte del Salento.
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