Le feste natalizie sono finite e da queste parti siamo stretti dalla morsa della neve e del ghiaccio. E' il momento giusto per parlare di un libro che mi è stato regalato da mia Sorella, animo gentile, capace di stenderti con un solo pugno!
Harry Potter e la Maledizione dell'Erede, come in molti ormai sapranno, è la scrittura teatrale di uno spettacolo andato in scena nel Regno Unito la scorsa stagione, scritto basandosi su una storia originale della famosissima J.K. Rowling, ma elaborato da John Tiffany e Jack Thorne.
Inizialmente ero scettica sulla scelta di continuare con le store del Maghetto, anche perché ho trovato pessimo il settimo libro della saga, Harry Potter e i Doni della Morte. Il mio problema con l'ultimo libro era stato proprio la scrittura: non c'erano più le descrizioni a cui si era abituati, non c'era più cura nelle azioni e pareva una sceneggiatura per il cinema, più che un romanzo. Inoltre, mancava uno dei personaggi principali: Hogwarts. Ebbene sì: un libro di Harry Potter senza la Scuola di Magia e Stregoneria era un libro, a mio parere, monco. E' vero, torna nel finale, ma è diventato un luogo terrificante, dove i ragazzini vengono torturati e perseguitati.
Aggiungo che non mi era piaciuto nemmeno quel capitolo che ci presentava la seconda generazione di maghi e streghe e le braccia mi sono cadute con un tonfo terribile alla presentazione del piccolo Albus Severus (il vecchio Dumbledore non mi è mai stato troppo simpatico e a un certo punto l'ho detestato, perché avevo capito che stava usando tutti per i suoi scopi, mentre il nome Severus mi è sembrato davvero un eccesso: si era capito benissimo che, in qualche maniera, Harry avesse perdonato Snape).
Pessime premesse, quindi mi sono approcciata al libro senza aspettarmi niente, invece sono stata stupita.
Torna Hogwarts, i personaggi che conoscevamo riprendono spessore e i nuovi hanno il loro perché. In particolare mi riferisco ad Albus Severus Potter e a Scorpius Hyperion Malfoy.
Il giovane Malfoy è stato una rivelazione: se pensate somigli a suo padre Draco, siete completamente fuori strada, è chiacchierone, sveglio, davvero molto poco snob e soprattutto si fa voler bene in modo indicibile. Vorreste averlo avuto come compagno di banco a scuola.
Indimenticabili le scene con Ron, mentre Hermione è Ministro della Magia (e vorrei ben vedere!).
Essenzialmente si parla di rapporti difficili con i propri figli, così Harry dovrà vedersela con un recalcitrante Albus, che sente tutto il peso di essere il figlio del ragazzino con la cicatrice, anche perché il nostro non è finito nella nobile casa dei Gryffindor e la cosa crea non pochi problemi. Vive come una maledizione essere figlio di Harry Potter.
Scorpius, dal canto suo, è un erede abbastanza strano, considerato suo padre Draco: hanno due personalità completamente diverse e una maledizione sulla madre del ragazzino, Astoria, ha influenzato la sua vita. E c'è un terzo erede, ma questo lo metto sotto spoiler...
Selezionate lo spazio bianco qui sotto e per magia apparirà!
Delphini Diggori è l'erede niente di meno che del caro vecchio Lord Voldemort e di quella psicopatica di Bellatrix Lastrange. Che la donna abbia sempre avuto delle mire di questo tipo sul Signore Oscuro, era evidente, solo avevamo sottovalutato il fatto che lui ci stesse e che potessero procreare. Il nuovo Erede di Slyterin è una maledizione e i nostri due nuovi eroi, Albus e Scorpius, una squadra decisamente insolita, dovranno viaggiare qui e là nel tempo per salvare il futuro. E già, perché fanno il tipico errore di chi ha la possibilità di viaggiare nella quarta dimensione: voler cambiare il passato.
La storia si svolge in quattro anni di scuola ed è bello tornare sull'Hogwart Express, pranzare nella Sala Grande, prendere lezioni di volo e ritrovare alcuni dei personaggi che ci hanno accompagnato in un viaggio iniziato venti anni fa. Uno in particolare mi ha fatto davvero piacere rivederlo, immaginarlo muoversi in quegli spazi. Insomma, ho passato delle belle vacanze in compagnia della fantasia!
Se vi è piaciuta la saga, vi consiglio di leggerlo: ci metterete qualche ora, basta solo abituarsi al fatto che si tratti di un copione. La sua funzione Scacciapensieri è stata portata a termine con successo!
P.S.: a novembre ho passato un pomeriggio al cinema con Animali Fantastici e Dove Trovarli ed è stato carino, specie perché davanti a me era seduta una famiglia, il cui bambino, di 8 anni circa, saltava dalla poltrona emozionatissimo. Mi è sempre piaciuto guardare certi film in compagnia dei più piccoli e del loro sguardo pronto a stupirsi delle piccole cose.
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Delphini Diggori è l'erede niente di meno che del caro vecchio Lord Voldemort e di quella psicopatica di Bellatrix Lastrange. Che la donna abbia sempre avuto delle mire di questo tipo sul Signore Oscuro, era evidente, solo avevamo sottovalutato il fatto che lui ci stesse e che potessero procreare. Il nuovo Erede di Slyterin è una maledizione e i nostri due nuovi eroi, Albus e Scorpius, una squadra decisamente insolita, dovranno viaggiare qui e là nel tempo per salvare il futuro. E già, perché fanno il tipico errore di chi ha la possibilità di viaggiare nella quarta dimensione: voler cambiare il passato.
La storia si svolge in quattro anni di scuola ed è bello tornare sull'Hogwart Express, pranzare nella Sala Grande, prendere lezioni di volo e ritrovare alcuni dei personaggi che ci hanno accompagnato in un viaggio iniziato venti anni fa. Uno in particolare mi ha fatto davvero piacere rivederlo, immaginarlo muoversi in quegli spazi. Insomma, ho passato delle belle vacanze in compagnia della fantasia!
Se vi è piaciuta la saga, vi consiglio di leggerlo: ci metterete qualche ora, basta solo abituarsi al fatto che si tratti di un copione. La sua funzione Scacciapensieri è stata portata a termine con successo!
P.S.: a novembre ho passato un pomeriggio al cinema con Animali Fantastici e Dove Trovarli ed è stato carino, specie perché davanti a me era seduta una famiglia, il cui bambino, di 8 anni circa, saltava dalla poltrona emozionatissimo. Mi è sempre piaciuto guardare certi film in compagnia dei più piccoli e del loro sguardo pronto a stupirsi delle piccole cose.
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