Il mese di ottobre ho comprato per la prima volta il mensile Il Turismo Culturale.
Si tratta di un
Un mensile formato tabloid, stampato su carta giornale, dedicato all’informazione sugli eventi culturali più rilevanti organizzati in tutta Italia, al reportage di viaggio e alle eccellenze culturali, paesaggistiche, turistiche ed enogastronomiche del nostro Paese. Avrà una distribuzione massiva nel circuito delle edicole con una tiratura di 25.000 – 30.000 copie.
Così recita sul sito (www.ilturismoculturale.it).
In tutto sono 24 pagine, di cui un terzo è occupato da inserzioni, un altro terzo da immagini e l'ultimo terzo da articoli.
Ecco, essenzialmente mi ha un po' delusa: c'è scritto molto poco, giusto un paio di interviste, un articolo centrale di tre pagine e molti trafiletti che promuovono una mostra, una sagra, un concerto.
Di buono e interessante nel numero di ottobre c'era l'intervista ad Antonio Rezza e Flavia Mastrella, finalmente qualcosa di contemporaneo italiano che pochi conoscono e che fa sempre bene.
Il costo non è elevato, 1.50 €, è accessibile.
Positivo è il Codice etico - Carta dei valori, stampato accanto all'editoriale del direttore Luciano Vanni.
- Il Turismo Culturale ripudia il publiredazionale, ovvero l’informazione a pagamento
- Ciascun redattore e collaboratore de Il Turismo Culturale, nell’esercizio delle sue funzioni e a nostro nome, non riceverà alcun compenso o trattamento privilegiato da parte degli operatori del settore con cui entra in contatto nel momento in cui deve redigere il suo servizio editoriale; al fine di garantirsi imparzialità e obiettività
- L’inserzionista che vuole investire risorse promozionali all’interno de Il Turismo Culturale non si dovrà attendere un trattamento giornalistico privilegiato: acquista uno spazio per comunicare sé stesso ai nostri lettori e non la nostra autonomia giornalistica
Questo è molto apprezzabile e mi porta a comprare qualche altro numero e vedere se riesce a piacermi di più. Abituata a una rivista patinata come Art&Dossier, diventa difficile accontentarsi di pochi articoli, di poche informazioni, ma anche il prodotto editoriale di Daverio spesso è carente di approfondimenti veri e propri. Il Turismo Culturale sembra molto più un sito internet di promozione eventi che un mensile.
Cerco una rivista di settore, un mensile che sia più completo, che si muova tra pittura, scultura, performance, fotografia e architettura in modo più attento alla contemporaneità.
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