domenica 1 luglio 2018

Le perle ai porci - Storie ordinarie di maleducazione

Il Colosseo è vittima, oltre che di scritte, di vandali che
ripropongono scene di Assassin's Creed all'interno (La Stampa)
Come saprete, se seguite questo blog, non sono una gran sostenitrice delle giornate gratuite nei luoghi dell'arte. Sono giornate in cui frotte di gente, non sempre armate di buone intenzioni, si riversa nei luoghi culturali italiani, che siano musei, parchi archeologici, chiese o palazzi. Li vedi all'arrembaggio all'ingresso, tra spintoni e gomitate. Fosse tutto qui il problema beh, chiuderei pure un occhio: non tutti quelli che amano l'arte e la bellezza, hanno buona educazione, ma amare l'arte e la bellezza, la cultura di sicuro non produrrebbe certi tipi di comportamento. 
Un esempio eclatante e disgustoso è quello delle feci nella sala del Trono della Reggia di Caserta. Sì, avete letto bene e la notizia completa è qui.

Complice la calca, la presenza di un unico addetto alla vigilanza degli spazi, e la prospettiva di attendere ore di fila prima di raggiungere la più vicina destinazione WC, hanno offerto il fianco ad uno dei gesti più offensivi che, forse, il monumento  abbia mai meritato.
Un problema di fila a causa della grande affluenza? Insufficienza dei servizi? Mancanza di vigilanza adeguata? Tutti questi possono sicuramente essere problemi reali, che ci indicano ancora una volta quanto le giornate gratuite e senza limiti di numero di visitatori gestibili dalle caratteristiche del sito può creare. Però, e devo dirlo, dubito che una persona veramente interessata possa aver messo in atto un gesto così spregevole. Io non posso credere che una persona veramente interessata possa camminare sui mosaici di Pompei (con tanto di cordino da scavalcare) o abbandoni rifiuti incastrandoli negli anfratti di uno scavo archeologico.

Se si dovesse voler continuare con le giornate gratuite, con la scusa che tutti devono usufruire della cultura (ma possono farlo comunque, ci sono mille tipi diversi di sconto, gratuità, agevolazioni per età, indirizzo di studi, residenza, per gruppi, per famiglia, per disabilità) allora deve essere posto un limite massimo, in relazione anche ai servizi igienici, alla capienza, al numero degli addetti alla vigilanza in servizio. Qui si aprirebbe un capitolo a parte sul personale impiegato, insufficiente, mal pagato o non pagato affatto, impreparato più spesso di quanto vorremmo e la piaga atroce dei volontari posti a tamponare le mancanze dell'amministrazione. A volte sono proprio i contenitori ad essere inadeguati: mancanza di adeguate misure di sicurezza, mancanza di porte, finestre rotte, condizionatori non funzionanti, con tanto di finestre aperte e luce diretta su dipinti.

Il settore dei beni culturali potrebbe essere il volano dell'economia italiana, mentre ora ci ritroviamo, tra le altre cose, con una  divisione tra il Ministero dei Beni e Attività Culturali e quello del Turismo, accorpato all'Agricoltura, così, a cacchio, distruggendo una delle poche scelte decenti dei governi precedenti.

Finire parlando di politica non è il massimo, ma è scelta politica anche ridurre le ore di storia dell'arte nelle scuole, specie nei licei, dove si sta finendo per dare maggiore importanza a saperi tecnici, dimenticando di formare le menti. E, come si vede in questa breve disamina, le menti hanno necessità di essere formate, urgentemente!

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