Chi mi conosce sa che, per quanto riguarda i manga, leggo sempre quelli di genere shonen e seinen, roba da maschiacci. Eppure, giusto in questi giorni, mi sono lasciata prendere dalla trasposizione cinematografica di uno shojo, A silent voice, manga in sette volumi di Yoshitoki Ōima.
La forma della voce è diretto da un'altra donna, Naoko Yamada, che ha dovuto condensare tutto in due ore, esperienza non facile, ma che con qualche espediente narrativo cinematografico è riuscita a realizzare un'opera intensa.
Leggendo qui e là recensioni e paragoni con il manga, ha tralasciato qualche argomento affrontato sulla carta, ma il film è incredibilmente godibile ed emozionante e forse è proprio l'emozione che suscita a salvarlo da quelle incongruenze che chi ha letto il manga ha notato.
La forma della voce è uno shojo atipico, nel senso che la storia d'amore fa da sfondo a problematiche complesse: bullismo, suicidio, diversamente abili.
lunedì 17 dicembre 2018
venerdì 14 dicembre 2018
Diario di viaggio: MArTa di Taranto (14)
Orecchino a navicella in oro |
Detto questo, alla fine di un'estate caratterizzata da tanto lavoro, niente mare e qualche divertimento sparso, ho finalmente fatto un salto al MArTa, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto. I Poli museali nazionali in Puglia non sono tanti, ma questo è di sicuro il fiore all'occhiello. Dal 2016 sono state inaugurate nuove sezioni e il materiale che raccoglie è veramente notevole.
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domenica 18 novembre 2018
Planner Addict - Realizzo la mia agenda
Tra le tante caratteristiche del mio quotidiano, c'è quella di fare uso di un'agenda ad anelli, una Filofax Saffiano Personal.
Sì, sono tra quelle persone che scrive, prende appunti, appuntamenti e segna usando carta e penna tante e tante informazioni. E' vero che esistono tante belle app per smartphone che permettono di sincronizzare tutta la famiglia (per esempio Google Calendar, consigliatissimo!), però il fascino della carta per me resta immutabile, oltre ad aiutarmi a ricordare.
Ho scelto un'agenda ad anelli perché posso organizzare le sezioni come pare a me, nell'ordine che trovo più adeguato alle mie esigenze e perché posso aggiungere e togliere sezioni a seconda di quello che mi serve in un dato periodo o in un dato anno. Sono arrivata a questa soluzione, dopo che avevo iniziato a incollare pagine nelle normali agende giornaliere da borsetta, perché mi serviva qualcosa in più che non c'era.
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giovedì 11 ottobre 2018
Gli Scacciapensieri (5) - Il seggio vacante
E proviamo a stare senza pensieri... Questa rubrica era stata derubricata, però non ho mai smesso di dedicarmi per diletto e relax a qualcosa di leggero.
A primo sguardo, tenendo conto delle recensioni e del nome dell'autrice de Il seggio vacante, tale J.K. Rowling, il libro lo avevo preso per qualcosa di divertente e rilassante. Lei è nota per la saga di Harry Potter, dove si viaggia con la fantasia, non mancano i siparietti comici, oltre a una trama di fondo anche drammatica, però questo libro non è affatto così.
Lo ammetto: fino a metà delle 550 pagine che lo compongono l'ho trovato un libro noioso, ma noioso a livello 8 su una scala da 1 a 10. Troppo.
La trama, in breve, racconta di un piccolo borgo, Pagford, della campagna inglese, dove un consigliere comunale, tale Barry Fairbrother, muore all'improvviso nel parcheggio del ristorante dove si stava recando con la moglie Mary per festeggiare il loro anniversario. Il consiglio deve occuparsi di decidere cosa fare con un quartiere popolare della città, denominato Fields, e del centro per tossicodipendenti Bellchapel ad esso connesso. Si deve discutere se questo quartiere deve restare nella giurisdizione di Pagford o passare in quella della vicina Yarvil e se rinnovare o meno l'affitto dell'edificio comunale dove ha sede il centro.
A primo sguardo, tenendo conto delle recensioni e del nome dell'autrice de Il seggio vacante, tale J.K. Rowling, il libro lo avevo preso per qualcosa di divertente e rilassante. Lei è nota per la saga di Harry Potter, dove si viaggia con la fantasia, non mancano i siparietti comici, oltre a una trama di fondo anche drammatica, però questo libro non è affatto così.
Lo ammetto: fino a metà delle 550 pagine che lo compongono l'ho trovato un libro noioso, ma noioso a livello 8 su una scala da 1 a 10. Troppo.
La trama, in breve, racconta di un piccolo borgo, Pagford, della campagna inglese, dove un consigliere comunale, tale Barry Fairbrother, muore all'improvviso nel parcheggio del ristorante dove si stava recando con la moglie Mary per festeggiare il loro anniversario. Il consiglio deve occuparsi di decidere cosa fare con un quartiere popolare della città, denominato Fields, e del centro per tossicodipendenti Bellchapel ad esso connesso. Si deve discutere se questo quartiere deve restare nella giurisdizione di Pagford o passare in quella della vicina Yarvil e se rinnovare o meno l'affitto dell'edificio comunale dove ha sede il centro.
giovedì 27 settembre 2018
Banana Fish - Akimi Yoshida
Avevo programmato di scrivere su qualcosa di diverso rispetto ad anime e manga, addirittura su un documentario molto bello I Am Not Your Negro (lo farò a breve), ma in questo periodo ci sono dentro con tutte le scarpe. Era da tanto che non leggevo così tanti manga e non guardavo così tanti anime. Sono tornata a 20 anni fa, quando ho iniziato a ficcarci il naso.
In notturna ho finito di leggere il manga Banana Fish, pubblicato in 19 volumi in Giappone, tra il 1985 e il 1994, opera della mangaka Akimi Yoshida. E' tornato alla ribalta per via della serie animata che solo quest'anno è stata portata sugli schermi.
E' difficile classificare questo manga, viene spesso definito shojo, ma a mio parere è un pulp che vira verso un ipotetico e mascherato shonen ai.
Per capirci, gli shojo sono i manga per ragazze, tendenzialmente con storie d'amore, gli shonen ai trattano letteralmente di amore omosessuale (shonen = ragazzo, ai = amore) in senso romantico. Il pulp invece è quel genere poliziesco con risvolti molto efferati, crimini violenti, pensiamo al cult di Tarantino, Pulp Fiction.
In notturna ho finito di leggere il manga Banana Fish, pubblicato in 19 volumi in Giappone, tra il 1985 e il 1994, opera della mangaka Akimi Yoshida. E' tornato alla ribalta per via della serie animata che solo quest'anno è stata portata sugli schermi.
E' difficile classificare questo manga, viene spesso definito shojo, ma a mio parere è un pulp che vira verso un ipotetico e mascherato shonen ai.
Per capirci, gli shojo sono i manga per ragazze, tendenzialmente con storie d'amore, gli shonen ai trattano letteralmente di amore omosessuale (shonen = ragazzo, ai = amore) in senso romantico. Il pulp invece è quel genere poliziesco con risvolti molto efferati, crimini violenti, pensiamo al cult di Tarantino, Pulp Fiction.
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domenica 9 settembre 2018
Gantz: lo sdoppiamento dell'eroe e Gantz 0
Ho sempre pensato che i fumetti siano cultura e letteratura. Spesso, purtroppo, vengono ancora associati ai bambini, ai ragazzini, passatempo dell'estate sotto l'ombrellone, dopo pranzo, quando il bagno non puoi farlo e devi stare quieto ad aspettare.
In realtà così non è e ho parlato di quanto anche nei fumetti e nei manga più conosciuti le ispirazioni possono essere elevatissime: pensiamo a Saint Seya o a Dragon Ball, con riferimenti alla mitologia greca il primo e a quella buddista il secondo.
Ci sono tanti spunti che possono venire fuori da un manga (perché io leggo manga giapponesi, più che fumetti). Tra i miei preferiti di qualche anno fa c'era Gantz di Hiroya Oku. E' un manga davvero duro, morti a destra e a manca, ma soprattutto tanta, tantissima incertezza. Per farla breve due ragazzi, Kei Kurono e Masaru Kato, vengono investiti da un treno nel tentativo di salvare un ubriaco caduto sui binari.
In realtà così non è e ho parlato di quanto anche nei fumetti e nei manga più conosciuti le ispirazioni possono essere elevatissime: pensiamo a Saint Seya o a Dragon Ball, con riferimenti alla mitologia greca il primo e a quella buddista il secondo.
Ci sono tanti spunti che possono venire fuori da un manga (perché io leggo manga giapponesi, più che fumetti). Tra i miei preferiti di qualche anno fa c'era Gantz di Hiroya Oku. E' un manga davvero duro, morti a destra e a manca, ma soprattutto tanta, tantissima incertezza. Per farla breve due ragazzi, Kei Kurono e Masaru Kato, vengono investiti da un treno nel tentativo di salvare un ubriaco caduto sui binari.
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domenica 26 agosto 2018
Diario di viaggio - Giuggianello, i Massi della Vecchia (13)
In attesa di partire per mete consistenti, tra cui il viaggio della vita in Giappone e una puntata a Gerusalemme, una delle esperienze dello scorso anno mi ha portato a fare un giro in Salento. Il Salento non è solo mare, sole e ientu, ma ha altre bellezze interessanti.
Nell'interno, nel territorio di pertinenza del comune di Giuggianello, tra gli uliveti c'è una zona chiamata i Massi della Vecchia. Si tratta di enormi lastre di calcare, probabilmente erose e lavorate dalla pioggia e dal vento, che sono la spina dorsale di una serie di leggende e fantasie.
A quanto pare la leggenda vuole che fondi “tenenti” e “cisterna longa”, in contrada “Visilie”, sulla collina delle Ninfe e dei Fanciulli fossero un luogo di fate, folletti, fattucchiere e un numero imprecisato di creature fantastiche. La zona pare sia famosa per il gran numero di leggende e di favole, che sono nate a partire dalle conformazioni della terra.
Nell'interno, nel territorio di pertinenza del comune di Giuggianello, tra gli uliveti c'è una zona chiamata i Massi della Vecchia. Si tratta di enormi lastre di calcare, probabilmente erose e lavorate dalla pioggia e dal vento, che sono la spina dorsale di una serie di leggende e fantasie.
A quanto pare la leggenda vuole che fondi “tenenti” e “cisterna longa”, in contrada “Visilie”, sulla collina delle Ninfe e dei Fanciulli fossero un luogo di fate, folletti, fattucchiere e un numero imprecisato di creature fantastiche. La zona pare sia famosa per il gran numero di leggende e di favole, che sono nate a partire dalle conformazioni della terra.
domenica 1 luglio 2018
Le perle ai porci - Storie ordinarie di maleducazione
Il Colosseo è vittima, oltre che di scritte, di vandali che ripropongono scene di Assassin's Creed all'interno (La Stampa) |
Un esempio eclatante e disgustoso è quello delle feci nella sala del Trono della Reggia di Caserta. Sì, avete letto bene e la notizia completa è qui.
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martedì 26 giugno 2018
Haikyū!! - Haruichi Furudate
Quando cala la notte o mentre faccio colazione, tra le cose che mi piace fare c'è guardare nuovi anime. Per un po' ero rimasta lontana da questo mondo, perché ne vengono fuori tanti ogni mese e stare dietro a tutti è difficile. Ci sono però delle scoperte che si fanno per caso e questa è una di quelle.
Sono appassionata di spokon, ovvero manga e anime ad ambientazione sportiva. Tra i più famosi e che adoro per diverse ragioni c'è Capitan Tsubasa, conosciuto in Italia come Holly e Benji, per intenderci, ma ce ne sono veramente tanti che vale la pena leggere e guardare, anche se lo sport in questione non è tra i nostri favoriti. Di recente, ad esempio, ne ho scoperto uno sul pattinaggio di figura e ne ho parlato qui.
Sono appassionata di spokon, ovvero manga e anime ad ambientazione sportiva. Tra i più famosi e che adoro per diverse ragioni c'è Capitan Tsubasa, conosciuto in Italia come Holly e Benji, per intenderci, ma ce ne sono veramente tanti che vale la pena leggere e guardare, anche se lo sport in questione non è tra i nostri favoriti. Di recente, ad esempio, ne ho scoperto uno sul pattinaggio di figura e ne ho parlato qui.
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lunedì 4 giugno 2018
Piccole Donne - Miniserie BBC
Chi non ha mai voluto urlare come Jo March "Cristoforo Colombo"? Mettere in scena una recita per Natale? Suonare il piano come Beth o disegnare come Amy? La povera Meg passa sempre in secondo piano, ma possiamo dire che è la guida morale, accanto alla mamma, di questo gruppo di adolescenti alla scoperta di sé stesse. Antico e sempre nuovo, il romanzo sulla vita delle quattro sorelle March, Piccole Donne, scritto da Louisa May Alcott e pubblicato nel 1868, torna sul piccolo schermo grazie alla BBC che realizza una miniserie in tre puntate. Una regia e una sceneggiatura tutta la femminile, con Vanessa Caswill e Heidi Thomas, che firmano questa nuova versione, uscita l'11 maggio in Italia e trasmessa su Sky.
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lunedì 21 maggio 2018
World Press Photo - Bari
Venezuela Crisis Ronaldo Schemidt (Venezuela) World Press Photo of the Year |
Sono tre anni che aspetto con interesse la mostra e sono sempre contenta di poter condividere uno sguardo sul mondo lontano da casa mia.
La Fondazione World Press Photo è nata nel 1955 ad Amsterdam e sono ormai sessant'anni che si occupa della tutela la libertà di informazione, inchiesta ed espressione, promuovendo in tutto il mondo il fotogiornalismo di qualità. Organizza il concorso di fotogiornalismo più prestigioso al mondo e solo in questa edizione hanno partecipato fotografi provenienti da 125 Paesi, per più di 73.000 foto proposte.
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martedì 15 maggio 2018
Diario di Viaggio - Parco Nazionale dell'Alta Murgia e cava di bauxite a Spinazzola (12)
Dall'interno della cava si godeva un paesaggio da Far West |
Forse qualcuno lo sa, ma lavoro nell'ambito del turismo e di conseguenza è raro che nei giorni in cui tutti si divertono, possa farlo anche io. Quest'anno, però, la magia dei turni ha voluto che fossi libera il giorno di Pasquetta. A questo punto era obbligatorio organizzare qualcosa e sono restata nel banale della scampagnata tipica, ma scegliendo con l'Architetto e altri amici un luogo della mia regione interessante.
giovedì 1 marzo 2018
Cowboy Bebop - Toshihiro Kawamoto, Shin'ichirō Watanabe
Lo so, lo so, sono sparita completamente dal blog. Una parte di me ha in mente esattamente cosa scrivere, l'altra si è particolarmente impigrita e sto cercando di conciliare queste due (e molte altre personalità all'interno della mia testa) per riuscire a realizzare tutto quello che vorrei.
Vi propongo un altro anime, perché mi sto dando all'animazione in queste fredde giornate, con tanto di neve: coperta, tazza di tè, bisottini e tanta voglia di meraviglia. Ne ho visti uno sproposito e tutti in blocco, due recenti, Sword Art Online e Shingiki no Kyojin, usciti qualche anno fa, ma oggi voglio parlarvi di uno un po' datato, Cowboy Bebop.
Vi propongo un altro anime, perché mi sto dando all'animazione in queste fredde giornate, con tanto di neve: coperta, tazza di tè, bisottini e tanta voglia di meraviglia. Ne ho visti uno sproposito e tutti in blocco, due recenti, Sword Art Online e Shingiki no Kyojin, usciti qualche anno fa, ma oggi voglio parlarvi di uno un po' datato, Cowboy Bebop.
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