In attesa di partire per mete consistenti, tra cui il viaggio della vita in Giappone e una puntata a Gerusalemme, una delle esperienze dello scorso anno mi ha portato a fare un giro in Salento. Il Salento non è solo mare, sole e ientu, ma ha altre bellezze interessanti.
Nell'interno, nel territorio di pertinenza del comune di Giuggianello, tra gli uliveti c'è una zona chiamata i Massi della Vecchia. Si tratta di enormi lastre di calcare, probabilmente erose e lavorate dalla pioggia e dal vento, che sono la spina dorsale di una serie di leggende e fantasie.
A quanto pare la leggenda vuole che fondi “tenenti” e “cisterna longa”, in contrada “Visilie”, sulla collina delle Ninfe e dei Fanciulli fossero un luogo di fate, folletti, fattucchiere e un numero imprecisato di creature fantastiche. La zona pare sia famosa per il gran numero di leggende e di favole, che sono nate a partire dalle conformazioni della terra.
Qui sul masso rotondo, detto il letto della vecchia, una strega, pare pure moglie di un orco mangia bambini, dormiva e custodiva sotto di esso una gallina con sette pulcini d'oro: se tu fossi riuscito a sollevare con un dito il masso, senza che la vecchia si svegliasse, i pulcini d'oro sarebbero stati tuoi, altrimenti indicibili disgrazie ti avrebbero perseguitato per anni. In alternativa, si poteva scegliere di rispondere a tre domande della vecchia senza esitazione e senza distogliere lo sguardo da lei, una sorta di Sfinge più inquietante. Le tre domande, però, dovevano essere poste il 24 giugno, giorno dedicato a San Giovanni Battista. Questa conformazione rocciosa ha tanti legami con l'acqua, sicuramente di origine pagana, ma che con il Cristianesimo hanno finito per intrecciarsi con l'acqua purificatrice del battesimo.
L'altra conformazione rocciosa è detta il fuso, che la vecchia utilizzava per tessere il destino dei suoi compaesani e degli abitanti della zona. Può essere un riferimento alle Parche e i collegamenti con le leggende e le storie di origine greco romana si sprecano, essendo questa terra di confine e colonizzazione di queste grandi civiltà. Addirittura pare sia stato Ercole a posizionare, secondo alcune versioni, lì quei massi, tanto che, un'altra conformazione poco distante è detta piede di Ercole. Altre leggende parlano degli ulivi che in passato erano pastori, tramutati in alberi dalla strega.
Che sia fantasia o realtà, non è dato saperlo. Certo è che il patrimonio culturale è fatto di elementi diversi, come curiosità naturalistiche e un'infinita raccolta di storie, leggende e favole, di personaggi misteriosi, a volte addirittura mitologici, altre volte forse reali abitanti di queste terre che poi strani eventi e la fantasia di chi raccontava le loro storie si sono tramutati in orchi, streghe e folletti.
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