Nell'interno, nel territorio di pertinenza del comune di Giuggianello, tra gli uliveti c'è una zona chiamata i Massi della Vecchia. Si tratta di enormi lastre di calcare, probabilmente erose e lavorate dalla pioggia e dal vento, che sono la spina dorsale di una serie di leggende e fantasie.
A quanto pare la leggenda vuole che fondi “tenenti” e “cisterna longa”, in contrada “Visilie”, sulla collina delle Ninfe e dei Fanciulli fossero un luogo di fate, folletti, fattucchiere e un numero imprecisato di creature fantastiche. La zona pare sia famosa per il gran numero di leggende e di favole, che sono nate a partire dalle conformazioni della terra.
L'altra conformazione rocciosa è detta il fuso, che la vecchia utilizzava per tessere il destino dei suoi compaesani e degli abitanti della zona. Può essere un riferimento alle Parche e i collegamenti con le leggende e le storie di origine greco romana si sprecano, essendo questa terra di confine e colonizzazione di queste grandi civiltà. Addirittura pare sia stato Ercole a posizionare, secondo alcune versioni, lì quei massi, tanto che, un'altra conformazione poco distante è detta piede di Ercole. Altre leggende parlano degli ulivi che in passato erano pastori, tramutati in alberi dalla strega.
Che sia fantasia o realtà, non è dato saperlo. Certo è che il patrimonio culturale è fatto di elementi diversi, come curiosità naturalistiche e un'infinita raccolta di storie, leggende e favole, di personaggi misteriosi, a volte addirittura mitologici, altre volte forse reali abitanti di queste terre che poi strani eventi e la fantasia di chi raccontava le loro storie si sono tramutati in orchi, streghe e folletti.
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