Prima però è meglio chiarire come si pone il Paese nipponico davanti all'omosessualità. Il Giappone ha una cultura profondamente diversa in fatto di espressione della propria affettività e le effusioni in pubblico, sia che avvengano tra persone di sesso diverso che tra persone dello stesso sesso, sono profondamente limitate. Anche solo tenersi per mano non viene visto di buon occhio. A livello legale, ci sono tutele contro il bullismo omofobico e la discriminazione in base all'orientamento sessuale, ma allo stesso tempo a livello sociale si tende a nascondere la propria omosessualità. Al momento non sono permessi matrimoni o unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Il marito di mio fratello di Gengoroh Tagame, pubblicato in Italia da Planet Manga, conta due volumi, da cui è stato tratto un live action, e tratta di omosessualità. Facciamo la conoscenza fin dalle prime pagine di Yaichi, un padre single, che vive con la figlioletta Kana. Ha la fortuna di vivere di rendita, grazie agli affitti di un condominio ereditato dai suoi genitori, per cui può prendersi cura di sua figlia a tempo pieno.
Yaichi aspetta la visita di Mike Flanagan. Chi è costui? Beh, è il vedovo di suo fratello gemello, Ryoji. Viene dal Canada, dove si era trasferito Ryoji dieci anni prima e dove si era anche sposato. Scopriamo che la piccola Kana non sapeva affatto di avere uno zio e tantomeno che un mese prima fosse deceduto.
Yaichi si pone una serie di problemi durante la permanenza di Mike (anche perché a invitarlo a dormire da lui sarà la piccola Kana che, memore di altri parenti in visita restati lì per diverso tempo, trova logico che questo zio acquisito soggiorni da loro). Come deve rapportarsi con lui? Come deve arginare la curiosità di sua figlia? Ha paura delle domande di Kana o delle risposte ipotetiche di Mike?
Yaichi ricorda quando Ryoji fece coming out, rivelandogli di essere gay in modo abbastanza naturale. Per quanto non abbia respinto il gemello, Mike gli rivela che Ryoji aveva la sensazione che da allora Yaichi avesse evitato l'argomento.
Da notare il triangolo rosa, il simbolo utilizzato dai nazisti per distinguere gli omosessuali nei campi di concentramento. Sì, anche loro sono stati uccisi e torturati durante la follia nazista. |
L'episodio per me più commovente è quello di Kazuya, un ragazzino delle medie, che sapendo dell'omosessualità di Mike, è deciso a parlargli per confrontarsi con lui. Rendendosi conto della sua omosessualità, avendo timore a pararne con i suoi amici e i suoi genitori, Kazuya ha cercato di rispondere ai propri dubbi cercando informazioni nel web. Dopo una iniziale rassicurazione sul fatto di non essere solo, si è però imbattuto in persone che scrivono cose orribili sui gay, facendolo impaurire e pensare che fosse meglio nascondere il proprio orientamento e mentire. Nascondere un simile segreto diventa sempre più difficile e scoprire dell'esistenza di Mike a pochi metri da casa sua gli fa quasi fare un balzo dalla sedia per l'emozione! Il ragazzo farà coming out con lui e si sentirà finalmente sollevato per averlo detto a qualcuno che possa capirlo.
Il live action è identico! |
Alla fine cadrà il velo dagli occhi di Yaichi e comincerà a capire suo fratello, anche se ormai non c'è
più.
Nota sull'autore: Gengoroh Tagame è un mangaka apertamente gay e il suo lavoro si concentra solitamente su manga erotici gay a tema BDSM. Il marito di mio fratello è un unicum nella sua produzione, il manga che ha sempre voluto disegnare, come scrive nel poscritto.
"A cancellare la matita in praticamente tutte le pagine è stato il mio compagno da 24 anni, Tochan" scrive Tagame, lasciando così una nota dolce a margine del suo lavoro.
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