The sleeping Lady |
Malta non è solo la terra dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni.
Pochi sanno che sulle isole di Gozo e Malta si trovano alcuni dei più importanti siti archeologici, databili a partire dal IV millennio a.C., più antichi anche delle Piramidi di Giza. Si tratta perlopiù di complessi templari, che furono utilizzati anche dai Fenici, quando giunsero qui.
A Valletta è presente il National Museum of Archeology, dove sono conservati alcuni dei reperti ritrovati in questi luoghi, alcune statuette, ma anche alcuni blocchi di pietra decorata, provenienti dai siti archeologici d'interesse mondiale. Non mancano reperti di epoca fenicia.
Ciò che mi ha colpito di più all'interno del museo è la massiccia presenza di statuette che rappresentano donne formose, delle Veneri preistoriche di una certa prestanza fisica. Non ci sono statuette maschili, di guerrieri, ma l'uomo è ridotto al solo fallo: ce n'era una collezione intera in una vetrinetta.
Dee della fertilità |
Con i miei soliti voli pindarici, ho pensato che si trattasse di una civiltà matriarcale, ma pare si tratti solamente di una massiccia rappresentazione di dee della fertilità.
Ci sono un paio di statuette di donne gravide, con nove solchi sulla schiena, a indicare i nove mesi di gravidanza. Non solo. C'è anche un frammento di una statua della dea della fertilità di dimensioni piuttosto imponenti.
Questo mi fa pensare quanto possa cambiare la cultura di un popolo, anche in un'isola relativamente piccola, riguardo la raffigurazione del genere femminile e forse della sua considerazione generica. Basti pensare che nella Repubblica di Malta il suffragio universale è arrivato solo nel 1964, l'aborto è illegale e il divorzio è stato istituito solo nel 2011 con il 54% dei voti a favore.
Tanti falli... |
Il reperto più importante conservato nel museo archeologico è una statuetta di una dea sdraiata su una lettiga, importante per la gran quantità di dettagli inseriti in un pezzo di piccole dimensioni: "The sleeping Lady", praticamente una bella addormentata.
Ho visitato anche altri luoghi, tra cui Casa Rocca Piccola, l'abitazione di una famiglia nobile maltese, che ancora occupa l'edificio, ma permette le visite a un'ala del palazzo, tra cui spiccano i bunker sotterranei, utilizzati per ripararsi durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Santa Giulia martire (?) |
Nella casa c'erano molti pezzi interessanti, compresa una cappella religiosa portatile: sembrava si trattasse di un armadio, invece non era così.
Vista la grande fede cattolica presente nell'isola a partire dall'insediamento dei Cavalieri, era un oggetto di grande importanza: pare che appena nascesse un bambino veniva prima di tutto battezzato ed ecco perché era utile poter portarsi dietro l'altare per le funzioni.
All'interno della camera da letto si trova un dipinto con una strana iconografia: una santa martire che galleggia tra le onde. Sembra legata a una croce. L'unica martire che ricordo gettata in mare dopo la crocifissione è Santa Giulia, che la Passio racconta è stata martirizzata in Corsica. Uno dei suoi attributi è una piccola croce che regge tra le mani e, in effetti compare. Non riesco a ricordare se la guida, di nome Mika, l'avesse identificata con un altro nome. Se avete notizie, fatemelo sapere.
Se visitate Malta, non mancate di farvi un giro in battello: quello che vedrete dal mare, sono le infinite insenature e la grande presenza di fortezze e bastioni a difendere l'isola dagli attacchi dal mare, in particolare dei Turchi.
Fate buon viaggio!
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