mercoledì 24 aprile 2013

Diario di viaggio - Malta (1)

Veduta di La Valletta, con la torre campanaria
della co-cattedrale di San Paolo e la cupola
della chiesa dei Carmelitani.
Visitare posti nuovi è sempre bello e, se sono anche economici, lo è ancora di più. Non voglio parlare di crisi, ma di viaggi
Recentemente ho fatto un salto nella Repubblica di Malta, un arcipelago, visitando solo l'isola più grande, da cui prende il nome questo piccolo Stato. 
E' formato da tre isole: Malta, Gozo e Comino. E' nota per essere stata la sede dei Cavalieri di San Giovanni, noti anche come Ospitalieri, Cavalieri di Rodi, poi Cavalieri di Malta, a partire dal 1530. Fu Carlo V a donare queste isole, ricevendo in pagamento annuale un falco ammaestrato. Oggi l'Ordine esiste ancora, un po' frazionato dopo l'arrivo di Napoleone a Malta, sopravvive come Sovrano Militare Ordine di Malta, con sede in Italia e altre associazioni sparse in Europa. Dipendono direttamente dalla Santa Sede. Non ho ancora avuto modo di approfondire la storia dell'Ordine, quindi mi fermo qui.
La premessa era importante, perché, proprio per il fatto di essere un possedimento di un ordine cavalleresco, ha fatto in modo che tutta la parte antica fosse circondata da una serie di fortezze e vedette per la difesa dell'isola dall'invasione turca, facendo assumere al luogo un aspetto caratteristico.
L'aeroporto di Malta si trova nella zona di Luqa e in mezz'ora di autobus o navetta si arriva a La Valletta, la capitale, che prende il nome da uno dei Gran Maestri più importanti, Jean de la Vallette
Armatura da parata di
Alof de Wignacourt
Valletta è il luogo storico-artistico per eccellenza. Qui si trovano i principali musei, come il National Museum of Archeology, il National Museum of Fine Arts, il Palace Armoury & The State Room. Questi sono i musei che ho visitato, avendo un tempo risicato. Ho fatto un salto anche alla Co-cattedrale di San Giovanni Battista, ovvero il tempio dell'Ordine di Malta, nel cui oratorio sono conservati due dipinti di Caravaggio
I luoghi che ho preferito sono stati il Palace Armoury e la Cattedrale di San Giovanni. 
Fin dal 1860 l'Armeria (perché di questo si tratta) fu aperta al pubblico come museo, spostata all'interno del palazzo sede del Governo solo nel 1975. 
Le armi ottomane
Si tratta di una collezione di armi e armature che vanno dal XV al XVII secolo: il periodo in cui i cavalieri avevano il dominio delle isole. Ci sono un'infinità di pezzi, dalle semplici alabarde, le picche, le balestre a una collezione di armi da fuoco: moschetti, pistole, armi ad acciarino, cannoni, bombarde. Spiccano le armi del Grande Assedio, quello perpetrato dai Turchi a danno di Malta nel 1565, tra cui tre armature ottomane e molte scimitarre. Non ultime le armature da parata dei Gran Maestri, opere spesso italiane, spagnole o tedesche. La raffinatezza di alcuni pezzi è strabiliante, come l'armatura da parata di Alof de Wignacourt
Cattedrale di San Giovanni Battista
Navata
La Co-cattedrale di San Giovanni è espressione del Barocco. E' un monumento unico nel suo genere, che i costruttori e i committenti volevano rivaleggiasse con il Barocco di Roma. Il paragone è un po' azzardato, anche perché lo stile risente di altre influenze, che con Roma non hanno a che spartire. Si tratta di una chiesa conventuale, perché, pochi lo sanno, l'Ordine di Malta è prima di tutto un ordine di cavalieri monaci. Probabilmente doveva essere monacale la decorazione interna, come è tuttora la facciata, senza grandi decorazione e con due torri campanarie, ma il Gran Maestro Nicholas Cotoner volle ridecorare l'interno. Fu chiamato Mattia Preti, artista che si occupò della decorazione della volta e di alcune delle pale d'altare nelle cappelle laterali. Queste cappelle rappresentano le otto lingue dell'Ordine, rappresentate nella famosa croce di Malta a otto punte. Le più importanti erano tre, d'Italia, di Francia e d'Aragona, e le loro cappelle sono più vicine all'altare maggiore. Ogni cappella è dedicata al santo partono dell'Ordine nazionale. Per l'Italia è Santa Caterina d'Alessandria, mentre per l'Aragona è San Giorgio. Entrambe le pale d'altare di queste cappelle furono realizzate dal Preti con grande eleganza.
Una delle particolarità di questa chiesa è il pavimento, costituito interamente di lapidi intarsiate di marmi policromi.Le tombe degli esponenti dell'Ordine sono ovunque. Nelle cappelle ci sono quelle dei Gran Maestri, suddivise per nazione d'origine.
Dalla chiesa si passa all'Oratorio ed è qui che si trova la famosa Decollazione di San Giovanni Battista di Michelangelo Merisi, il Caravaggio. E' un'opera molto suggestiva, la più grande realizzata dall'artista lombardo. Il trattamento della luce fa emergere le figure dal fondo, le modella in modo da renderle palpabili. Nonostante la scena sia cruenta, conserva una calma sacrale fuori dal comune e porta lo spettatore a fermarsi e a guardare in silenzio, immobile, davanti al dipinto. 
Dal lato opposto si trova un San Girolamo dello stesso artista, che originariamente era conservato nella cappella italiana.
Parlando di informazioni di ordine pratico, a Malta le lingue ufficiali sono l'inglese e il maltese, derivato dalla mescolanza di italiano, francese, spagnolo e arabo. Molti degli abitanti capiscono l'italiano e qualcuno lo parla, perché fino al 1934 era la lingua ufficiale e dista solo 80 km dalla Sicilia. 
Spostarsi sull'isola è molto semplice: il servizio di autobus funziona come la metro, ce n'è uno ogni 10 minuti e con 2,60 € si può comprare un biglietto giornaliero che permette di girare ovunque. 
Esiste anche un biglietto cumulativo per i musei e spesso, gratuitamente, si può usufruire di un'audioguida in lingua. 
Gli alberghi spesso prevedono solo il pernottamento e la colazione si paga a parte. Se si va in gruppo si può risparmiare, scegliendo una sistemazione in appartamento. 
Quanto alla cucina è molto simile a quella italiana e mi sento di consigliare piatti a base di pesce. 
E' stato un viaggio piacevole, che ha compreso la visita ad altri musei e luoghi d'interesse rispetto a quelli che ho riportato. Qualche altro dettaglio verrà ricordato in seguito.

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