Veduta di La Valletta, con la torre campanaria della co-cattedrale di San Paolo e la cupola della chiesa dei Carmelitani. |
Recentemente ho fatto un salto nella Repubblica di Malta, un arcipelago, visitando solo l'isola più grande, da cui prende il nome questo piccolo Stato.
E' formato da tre isole: Malta, Gozo e Comino. E' nota per essere stata la sede dei Cavalieri di San Giovanni, noti anche come Ospitalieri, Cavalieri di Rodi, poi Cavalieri di Malta, a partire dal 1530. Fu Carlo V a donare queste isole, ricevendo in pagamento annuale un falco ammaestrato. Oggi l'Ordine esiste ancora, un po' frazionato dopo l'arrivo di Napoleone a Malta, sopravvive come Sovrano Militare Ordine di Malta, con sede in Italia e altre associazioni sparse in Europa. Dipendono direttamente dalla Santa Sede. Non ho ancora avuto modo di approfondire la storia dell'Ordine, quindi mi fermo qui.
La premessa era importante, perché, proprio per il fatto di essere un possedimento di un ordine cavalleresco, ha fatto in modo che tutta la parte antica fosse circondata da una serie di fortezze e vedette per la difesa dell'isola dall'invasione turca, facendo assumere al luogo un aspetto caratteristico.
L'aeroporto di Malta si trova nella zona di Luqa e in mezz'ora di autobus o navetta si arriva a La Valletta, la capitale, che prende il nome da uno dei Gran Maestri più importanti, Jean de la Vallette.
Armatura da parata di Alof de Wignacourt |
I luoghi che ho preferito sono stati il Palace Armoury e la Cattedrale di San Giovanni.
Fin dal 1860 l'Armeria (perché di questo si tratta) fu aperta al pubblico come museo, spostata all'interno del palazzo sede del Governo solo nel 1975.
Le armi ottomane |
Cattedrale di San Giovanni Battista Navata |
Una delle particolarità di questa chiesa è il pavimento, costituito interamente di lapidi intarsiate di marmi policromi.Le tombe degli esponenti dell'Ordine sono ovunque. Nelle cappelle ci sono quelle dei Gran Maestri, suddivise per nazione d'origine.
Dalla chiesa si passa all'Oratorio ed è qui che si trova la famosa Decollazione di San Giovanni Battista di Michelangelo Merisi, il Caravaggio. E' un'opera molto suggestiva, la più grande realizzata dall'artista lombardo. Il trattamento della luce fa emergere le figure dal fondo, le modella in modo da renderle palpabili. Nonostante la scena sia cruenta, conserva una calma sacrale fuori dal comune e porta lo spettatore a fermarsi e a guardare in silenzio, immobile, davanti al dipinto.
Dal lato opposto si trova un San Girolamo dello stesso artista, che originariamente era conservato nella cappella italiana.
Parlando di informazioni di ordine pratico, a Malta le lingue ufficiali sono l'inglese e il maltese, derivato dalla mescolanza di italiano, francese, spagnolo e arabo. Molti degli abitanti capiscono l'italiano e qualcuno lo parla, perché fino al 1934 era la lingua ufficiale e dista solo 80 km dalla Sicilia.
Spostarsi sull'isola è molto semplice: il servizio di autobus funziona come la metro, ce n'è uno ogni 10 minuti e con 2,60 € si può comprare un biglietto giornaliero che permette di girare ovunque.
Esiste anche un biglietto cumulativo per i musei e spesso, gratuitamente, si può usufruire di un'audioguida in lingua.
Gli alberghi spesso prevedono solo il pernottamento e la colazione si paga a parte. Se si va in gruppo si può risparmiare, scegliendo una sistemazione in appartamento.
Quanto alla cucina è molto simile a quella italiana e mi sento di consigliare piatti a base di pesce.
E' stato un viaggio piacevole, che ha compreso la visita ad altri musei e luoghi d'interesse rispetto a quelli che ho riportato. Qualche altro dettaglio verrà ricordato in seguito.
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