Avrei voluto parlare di Violet Evergarden tanto tempo fa, ma non avevo trovato il tempo di dedicarmi a questa piccola chicca dell'animazione.
Non sono persona da storie "sdolcinate", ma devo dire che il caso di questo anime, di soli 13 episodi in streaming su Netflix, è stato particolare.
Intanto il tema di fondo è la corrispondenza e l'esistenza di agenzie che offrono un servizio di Auto Memory Doll, ovvero di bambole di scrittura automatica, delle scrivane che, dopo aver ascoltato la tua storia e cosa si cerca di comunicare a qualcuno, sono in grado di scriverlo nel migliore dei modi, con le parole giuste, riuscendo anche a rendere palpabili sentimenti che la persona stessa non sa di provare in modo così palese.
Violet Evergarden è un'orfana, ritrovata in una zona sperduta e addestrata come arma micidiale. Diventa un'assassina a sangue freddo, in grado di eseguire gli ordini alla lettera e priva di qualunque sentimento. Sembra quasi un robot. Viene affidata a Gilbert Bougainvillea, che sarà molto dispiaciuto della sua condizione, tanto da darle per la prima volta un nome. Gilbert, durante una battaglia anni dopo, ferito gravemente, dichiarerà il suo amore a Violet, chiedendole di vivere e di scappare. Verrà dato per disperso e Violet resterà sola, priva anche delle braccia, distrutte irrimediabilmente nello stesso scontro.
venerdì 6 dicembre 2019
martedì 3 dicembre 2019
Impressioni d'Oriente. Arte e collezionismo tra Europa e Giappone
Dopo tanto penare, finalmente sono riuscita a prendermi qualche giorno di ferie per fare una puntata a Milano. Ci vado di tanto in tanto, visto che mia sorella abita da quelle parti. Ci divertiamo visitando mostre. Questa volta niente Palazzo Reale, ma Mudec - Museo delle Culture per la mostra "Impressioni d'Oriente. Arte e collezionismo tra Europa e Giappone". Chi frequenta questo blog da un po' sa che per il Giappone e l'Asia ho una certa attenzione, se non una vera e propria passione, per cui questo particolare evento non potevo perderlo.
La mostra sarà aperta fino al 2 febbraio 2020, una bella data palindroma. Si tratta di una raccolta di opere proveniente dall'Italia e dall'Estero che raccontano le influenze giapponesi nell'arte e nella cultura occidentali tra XIX e inizi del XX secolo, in particolare in Italia e in Francia.
In mostra ci sono oltre 170 opere: dipinti, stampe, oggetti d’arredo, sculture e oggetti di varia natura, dalle ceramiche alle armi, fino a una meravigliosa portantina.
La mostra sarà aperta fino al 2 febbraio 2020, una bella data palindroma. Si tratta di una raccolta di opere proveniente dall'Italia e dall'Estero che raccontano le influenze giapponesi nell'arte e nella cultura occidentali tra XIX e inizi del XX secolo, in particolare in Italia e in Francia.
In mostra ci sono oltre 170 opere: dipinti, stampe, oggetti d’arredo, sculture e oggetti di varia natura, dalle ceramiche alle armi, fino a una meravigliosa portantina.
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