Avevo programmato di scrivere su qualcosa di diverso rispetto ad anime e manga, addirittura su un documentario molto bello I Am Not Your Negro (lo farò a breve), ma in questo periodo ci sono dentro con tutte le scarpe. Era da tanto che non leggevo così tanti manga e non guardavo così tanti anime. Sono tornata a 20 anni fa, quando ho iniziato a ficcarci il naso.
In notturna ho finito di leggere il manga Banana Fish, pubblicato in 19 volumi in Giappone, tra il 1985 e il 1994, opera della mangaka Akimi Yoshida. E' tornato alla ribalta per via della serie animata che solo quest'anno è stata portata sugli schermi.
E' difficile classificare questo manga, viene spesso definito shojo, ma a mio parere è un pulp che vira verso un ipotetico e mascherato shonen ai.
Per capirci, gli shojo sono i manga per ragazze, tendenzialmente con storie d'amore, gli shonen ai trattano letteralmente di amore omosessuale (shonen = ragazzo, ai = amore) in senso romantico. Il pulp invece è quel genere poliziesco con risvolti molto efferati, crimini violenti, pensiamo al cult di Tarantino, Pulp Fiction.
giovedì 27 settembre 2018
domenica 9 settembre 2018
Gantz: lo sdoppiamento dell'eroe e Gantz 0
Ho sempre pensato che i fumetti siano cultura e letteratura. Spesso, purtroppo, vengono ancora associati ai bambini, ai ragazzini, passatempo dell'estate sotto l'ombrellone, dopo pranzo, quando il bagno non puoi farlo e devi stare quieto ad aspettare.
In realtà così non è e ho parlato di quanto anche nei fumetti e nei manga più conosciuti le ispirazioni possono essere elevatissime: pensiamo a Saint Seya o a Dragon Ball, con riferimenti alla mitologia greca il primo e a quella buddista il secondo.
Ci sono tanti spunti che possono venire fuori da un manga (perché io leggo manga giapponesi, più che fumetti). Tra i miei preferiti di qualche anno fa c'era Gantz di Hiroya Oku. E' un manga davvero duro, morti a destra e a manca, ma soprattutto tanta, tantissima incertezza. Per farla breve due ragazzi, Kei Kurono e Masaru Kato, vengono investiti da un treno nel tentativo di salvare un ubriaco caduto sui binari.
In realtà così non è e ho parlato di quanto anche nei fumetti e nei manga più conosciuti le ispirazioni possono essere elevatissime: pensiamo a Saint Seya o a Dragon Ball, con riferimenti alla mitologia greca il primo e a quella buddista il secondo.
Ci sono tanti spunti che possono venire fuori da un manga (perché io leggo manga giapponesi, più che fumetti). Tra i miei preferiti di qualche anno fa c'era Gantz di Hiroya Oku. E' un manga davvero duro, morti a destra e a manca, ma soprattutto tanta, tantissima incertezza. Per farla breve due ragazzi, Kei Kurono e Masaru Kato, vengono investiti da un treno nel tentativo di salvare un ubriaco caduto sui binari.
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