E la Terra si rivolta, anzi, sposta il proprio asse di 10 cm in seguito al terremoto di questa mattina, 14,45 in Giappone, colpito poi dallo tsunami. Magnitudo 8.8, una delle più alte registrate e il Sol Levante non è certo un Paese impreparato. L'architettura è antisismica da sempre, sono all'avanguardia nella costruzione con queste caratteristiche, inclusi ponti e strade. Li potete vedere nei filmati dei tg: fermi, consapevoli, aspettano che la scossa finisca nei loro uffici, tenendo fermo il monitor del pc o reggendo le bottiglie dei bar, per evitare che si rompano. Attrezzati per le emergenze, anche per le emergenze tsumani. Nonostante tutto dighe crollate, raffinerie di petrolio esplose come petardi. Anche le auto esplodono di tanto in tanto: le vedete nelle riprese aeree al tg, quelle colonne di fuoco nel mare che ha invaso tutto.
Eppure i morti ci sono, l'acqua ha inondato i campi, rivoltato auto e sradicato le case dalle loro fondamenta. Si sono persi un treno e un'imbarcazione con 100 persone a bordo. L'azienda dei telefoni pubblici ha subito, senza burocrazia stupida di mezzo, attivato le chiamate gratuite dalle cabine, dato che i cellulari non funzionano. Veloci, efficienti, preparati questi giapponesi!
Un problema però c'è. Il problema sono le centrali nucleari. Quattro sono state danneggiate. Un incendio era scoppiato in una di queste, ma è stato subito spento. Si temono fughe radioattive.
Io sono terrorizzata. E penso che, se al loro posto ci fossimo stati noi con le centrali, saremmo già tutti stati scuoiati vivi dall'esplosione nucleare.
Non so se qualcuno ha ancora voglia di mettersi un reattore in giardino, considerando che l'Italia è soggetta a terremoti, ha vulcani attivi sul territorio (il Vesuvio è attivo (!!!) non è spento e sotto di esso c'è la città più popolosa d'Italia) ed ha la capacità di rispondere a questi fenomeni pari a zero, lasciando da parte la ricostruzione dopo il sisma (L'Aquila attende invano).
Io tremo, come la Terra.
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