Finalmente il Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta è stato inaugurato. Per l'occasione sono stati invitate una serie di autorità, che hanno dato il loro contributo alla conferenza che si è tenuta dopo la cerimonia, presso l'auditorium "Achille Salvucci" del Museo Diocesano locale.
Tante le autorità, appunto, un reggimento, il che potrebbe essere positivo. Potrebbe, occhio.
Ero molto interessata al convegno che seguiva l'inaugurazione, perché avrebbero spiegato e mostrato in cosa sono consistiti i lavori effettuati, lo stato in cui versava l'ex Casina Cappelluti, che ospita il museo, cosa si è fatto per recuperarla, dato che anche questo edificio è patrimonio pubblico di un discreto valore storico-culturale.
L'eccessivo numero di autorità ha fatto diventare questo incontro un cumulo di discorsi retorici triti e ritriti. Di eventi analoghi io ho diversi ricordi, più o meno da quando seguo con interesse attivo questo ambito.
Prima ovvietà della serata sono stati i lunghi ringraziamenti a chiunque fosse seduto dietro il tavolo principale. Non è questo che mi ha infastidito, quanto il discorso sulla famosa teoria della rete e dei sistemi.