E proviamo a stare senza pensieri... Questa rubrica era stata derubricata, però non ho mai smesso di dedicarmi per diletto e relax a qualcosa di leggero.
A primo sguardo, tenendo conto delle recensioni e del nome dell'autrice de Il seggio vacante, tale J.K. Rowling, il libro lo avevo preso per qualcosa di divertente e rilassante. Lei è nota per la saga di Harry Potter, dove si viaggia con la fantasia, non mancano i siparietti comici, oltre a una trama di fondo anche drammatica, però questo libro non è affatto così.
Lo ammetto: fino a metà delle 550 pagine che lo compongono l'ho trovato un libro noioso, ma noioso a livello 8 su una scala da 1 a 10. Troppo.
La trama, in breve, racconta di un piccolo borgo, Pagford, della campagna inglese, dove un consigliere comunale, tale Barry Fairbrother, muore all'improvviso nel parcheggio del ristorante dove si stava recando con la moglie Mary per festeggiare il loro anniversario. Il consiglio deve occuparsi di decidere cosa fare con un quartiere popolare della città, denominato Fields, e del centro per tossicodipendenti Bellchapel ad esso connesso. Si deve discutere se questo quartiere deve restare nella giurisdizione di Pagford o passare in quella della vicina Yarvil e se rinnovare o meno l'affitto dell'edificio comunale dove ha sede il centro.