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Santa Caterina d'Alessandria Caravaggio, 1597, olio su tela, 173x133 cm Museo Thissen-Bornemisza, Madrid
Patrona di filosofi, studenti e cartai. Qualcuno ipotizza che sia una delle tante sante immaginarie, costruita sulla figura di Ipazia d'Alessandria, filosofa realmente esistita e uccisa negli stessi luoghi agiografici della santa. Santa Caterina sarebbe comparsa subito dopo la morte di Ipazia. |
Chi segue questo blog da tempo, sa che ho la tendenza a scrivere Storia dell'Arte con le maiuscole. Non è un fatto puramente grafico, ma è un modo per dare importanza alla disciplina, spesso incompresa.
Di nuovo mi sono trovata a difenderla, non per puro campanilismo, ma perché, nonostante le difficoltà, io credo fermamente che la Storia dell'Arte sia importante nella vita di ognuno di noi.
Sento dire spesso che la Storia dell'Arte è inutile, molti sono sorpresi che la insegnino ancora nelle scuole (ancora per poco) e che sia addirittura un corso di studi in una facoltà universitaria. Ci si può laureare in Storia dell'Arte, inaudito! Ovviamente non mancano i detrattori della facoltà in sé, bollandola come facile, che la scegli perché non vuoi fare niente. Ecco, su questo ci sarebbe da discutere, perché certo, potrebbe essere meglio strutturata, più completa e approfondita, ma, anche in ambito accademico, è ritenuta l'ultima ruota del carro, peggio della Filosofia, che no, non è inutile nemmeno questa (il fatto che non si veda un riscontro tecnico-pratico non vuol dire assolutamente niente).
Intanto la Storia dell'Arte non è inutile di per sé, ma è resa inutile in Italia, da un sistema che tende a tagliare sempre partendo dalla cultura. C'è una crisi? Mancano i fondi? A tutti i livelli, dalle amministrazioni comunali al governo della nazione, si taglia sulla cultura. Non vorrei essere molesta, ma non è un gran guadagno per la nazione: non ha molti fondi all'origine, quindi il taglio non porta grandi introiti da spendere in altri modi. In più, si toglie molto a livello morale e spirituale a chi usufruisce dell'Arte e della Cultura a tutti i livelli e a chi dovrebbe usufruirne: potenzialmente tutti.