mercoledì 28 maggio 2014

Foto libere nei musei

Espressioni attonite alla notizia!
Il Decreto Cultura, firmato lo scorso 22 maggio, ha cambiato alcune regole note a tutti. Il cartello con una macchina fotografica sbarrata verrà tolto, perché sarà possibile fotografare all'interno dei musei
Sono libere, al fine dell’esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale:
1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi;
2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall’utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale.”.

mercoledì 21 maggio 2014

La Storia dell'Arte è inutile

Santa Caterina d'Alessandria
Caravaggio, 1597, olio su tela, 173x133 cm
Museo Thissen-Bornemisza, Madrid

Patrona di filosofi, studenti e cartai.
Qualcuno ipotizza che sia una delle tante sante
immaginarie, costruita sulla figura di Ipazia
d'Alessandria, filosofa realmente esistita e
uccisa negli stessi luoghi agiografici della santa.
Santa Caterina sarebbe comparsa subito dopo
la morte di Ipazia.
Chi segue questo blog da tempo, sa che ho la tendenza a scrivere Storia dell'Arte con le maiuscole. Non è un fatto puramente grafico, ma è un modo per dare importanza alla disciplina, spesso incompresa.
Di nuovo mi sono trovata a difenderla, non per puro campanilismo, ma perché, nonostante le difficoltà, io credo fermamente che la Storia dell'Arte sia importante nella vita di ognuno di noi.
Sento dire spesso che la Storia dell'Arte è inutile, molti sono sorpresi che la insegnino ancora nelle scuole (ancora per poco) e che sia addirittura un corso di studi in una facoltà universitaria. Ci si può laureare in Storia dell'Arte, inaudito! Ovviamente non mancano i detrattori della facoltà in sé, bollandola come facile, che la scegli perché non vuoi fare niente. Ecco, su questo ci sarebbe da discutere, perché certo, potrebbe essere meglio strutturata, più completa e approfondita, ma, anche in ambito accademico, è ritenuta l'ultima ruota del carro, peggio della Filosofia, che no, non è inutile nemmeno questa (il fatto che non si veda un riscontro tecnico-pratico non vuol dire assolutamente niente).
Intanto la Storia dell'Arte non è inutile di per sé, ma è resa inutile in Italia, da un sistema che tende a tagliare sempre partendo dalla cultura. C'è una crisi? Mancano i fondi? A tutti i livelli, dalle amministrazioni comunali al governo della nazione, si taglia sulla cultura. Non vorrei essere molesta, ma non è un gran guadagno per la nazione: non ha molti fondi all'origine, quindi il taglio non porta grandi introiti da spendere in altri modi. In più, si toglie molto a livello morale e spirituale a chi usufruisce dell'Arte e della Cultura a tutti i livelli e a chi dovrebbe usufruirne: potenzialmente tutti.

domenica 18 maggio 2014

"La tentazione dell'Asia" di Paolo Longo

Paolo Longo è noto per essere stato per lungo tempo corrispondente della Rai in Cina. In realtà Longo ha frequentato tutto il continente asiatico nel suo lavoro di giornalista. Per raccontare quello che i suoi occhi vedevano e la sua esperienza gli rendeva chiaro ha scelto il mezzo fotografico
"Quando ho cominciato a fotografare ho sperimentato di tutto, ho vagato da un lato all’altro dello spettro della fotografia, sono entrato in punta di piedi nei grandi filoni, Henri Cartier Bresson, Luigi Ghirri, Robert Franck, August Sander, i nudi, il bianco nero, il colore, ma ho scoperto subito che mi piaceva soprattutto essere un cronista, raccontare storie attraverso le immagini, proprio come racconto storie per la radio o la televisione."

mercoledì 14 maggio 2014

Addio a Hans Ruedi Giger, un artista visionario

Non mi piace spingermi nel campo dei necrologi, ma questa volta non potevo proprio far passare la notizia sotto silenzio. Hans Ruedi Giger, meglio conosciuto come il papà di Alien, è morto a 74 anni nella sua Svizzera.
Ha segnato un epoca, ha segnato l'immaginazione di intere generazioni con i suoi alieni. Come si legge spesso nelle biografie degli artisti, anche Giger aveva studiato architettura e design industriale, nel suo caso iscrivendosi a Zurigo, ma subito si era orientato verso l'arte. Forse è stata proprio l'aria di Zurigo, patria del Dadaismo, domiciliato presso il Cabaret Voltaire. Un padre farmacista, con sanguisughe in barattolo sul bancone, e un teschio umano ricevuto in dono da una casa farmaceutica, gli regalarono il gusto per il surreale e il tetro. Mescolando il simbolismo di Dalì, di William Blake, i gironi infernali di Bosch e credo anche di altri simbolisti di cultura tedesca, come il connazionale Arnold Bocklin (autore di un dipinto dal nome sinistro, L'isola dei morti), ha creato i suoi universi, costellati da creature a tratti meccaniche. 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...