Non mi addentro mai in campi che non conosco bene, quindi dietro ogni post c'è sempre una ricerca, personale o fatta per necessità. In questo caso mi piacerebbe parlare di una fotografa dell'Ottocento.
Julia Margaret Cameron è una donna vissuta tra l'India, l'Inghilterra e la Francia. La sua vita è agiata e tranquilla, nonostante i continui trasferimenti. Entra nel mondo della fotografia solo nel 1863, quando sua figlia Julia e suo marito le regalano una macchina fotografica e l'occorrente per mettere su una camera oscura. La Cameron si fa dare qualche lezione da John Herschel, lo scienziato che inventò il nome fotografia. Fu un suo privilegio, come quello di ritrarre uomini di grande fama, non solo in Inghilterra, ma in alcuni casi nel mondo.
J. M. Cameron non era una fotografa tecnicamente ineccepibile, ma di certo fu estremamente energica, attiva e sapeva convincere la gente a posare per lei.
Innanzitutto a quei tempi posare significava stare 3-4 ore sotto il sole (il flash non era ancora entrato in uso); molte frasi stralciate dai diari dei suoi soggetti parlano di un certo terrore dell'essere scelti come soggetto della giornata! Tutto sommato riusciva a trovare sempre qualcuno che, per piacere o per forza, posava per lei.